Veneto-Lombardia: nasce Associazione dei Comuni Confinanti
Lombardia e Veneto, cinque Province, 40 Comuni, oltre 125.000 residenti, due delegati per ogni Provincia neoeletti a costituire il Coordinamento della neo associazione con sede a Bagolino, nel bresciano, e che ha come coordinatore Marco Scalvini, sindaco di Bagolino, eletto all’unanimità dai Comuni aderenti all’iniziativa.
Marco Scalvini, geometra, trentanovenne sindaco, al suo secondo mandato e membro del Comitato delle Regioni dell’UE a Bruxelles, è infatti Ideatore, promotore e realizzatore dell’associazione ed è salito alla ribalta delle cronache politiche per l’acceso confronto con il Presidente della Regione Lombardia minacciando un Referendum di annessione al Trentino.
“Dopo quasi due anni di assiduo impegno e sacrifici si è realizzato ciò che tanti pensavano essere solo un impossibile e utopico sogno – dichiara il neoeletto Presidente Marco Scalvini – A Recoaro Terme abbiamo dato vita ad un nuovo sistema di fare politica che trova nell’unione e nella coesione tra Amministratori, una concreta opportunità per rispondere ai bisogni della nostra gente”.
All’unanimità e tra gli applausi il neoeletto Coordinatore Scalvini ha lanciato la sfida al mondo politico con un severo giudizio nei confronti di tutti quei politici “politicanti” che per ignoranza dei fatti o per superficialità non hanno dato le giuste risposte a quelle comunità che si apprestano o hanno già ricorso all’istituto referendario per l’annessione a Trento e/o Bolzano.
“L’Associazione non si occupa di contrastare o appoggiare referendum popolari per la modifica dei confini regionali, ma mi permetto di osservare – aggiunge Marco Scalvini – che se la gente dei nostri Comuni, esasperata e delusa, esprime la legittima volontà di cambiamento con oltre il 90% dei consensi, questa è la prova concreta dell’inadeguatezza della politica a risolvere i disagi socio-economici subiti. Il fallimento del Sistema non sta in quei comuni che se ne vanno ma va ricercato in coloro che non hanno saputo dare dignità, speranza e considerazione a quella gente semplice che a pochi chilometri di distanza vede la soluzione ai propri problemi”.
Vale a dire, contributi per le prime case delle giovani coppie, sostegni e sgravi per le aziende, servizi socio-sanitari garantiti, attività di sostegno culturale al territorio e all’istruzione con incentivi alla formazione e accesso al mondo del lavoro, strutture e infrastrutture, strade e vie di comunicazione tra vallate e montagne: tutto questo oltre il confine comunale, a portata di mano, a soli pochi chilometri e facilmente raggiungibile.
Problematiche certamente comuni a tutti i comuni di montagna ma accentuate nelle drammatiche emigrazioni di gente e aziende dei comuni di confine.