Consumo responsabile d' acqua: appello Regione Veneto
“Sono ore tragiche per la nostra agricoltura – ha detto Zaia – perciò dobbiamo tutti agire in modo pragmatico cercando di adottare un comportamento volto al risparmio del nostro patrimonio idrico. Il deficit di precipitazioni dello scorso autunno, periodo in cui si forma la maggior parte delle riserve idriche, e temperature stagionali al di sopra della media da ben 8 mesi, basti pensare che abbiamo ad aprile temperature estive, hanno portato l’agricoltura ad un reale stato di emergenza con danni che incombono sulle colture estensive: i seminativi (mais, soia) e le colture orticole e foraggiere e che a seguire interesseranno anche altre colture, quella della vite, per esempio”. “Tutto questo è ancora più preoccupante – ha aggiunto il Vicepresidente – perché avviene mentre si stanno compiendo sforzi straordinari per tutelare le nostre produzioni agroalimentari di qualità. Non bisogna dimenticare, infatti, che il Veneto è tra le principali regioni ortofrutticole d’Italia con una produzione lorda vendibile di 870 milioni di euro e con una produzione orticola che va dai radicchi, ai pomodori, agli asparagi, alle patate. Sono ben 365 i prodotti tradizionali che ci collocano ai primi posti in Italia per numero complessivo di prodotti censiti di cui 100 sono ortaggi”.
“E’ stata proprio la disponibilità d’acqua – ha concluso Zaia – la prerogativa per lo sviluppo della nostra agricoltura per la quale non si può certo parlare di aridocoltura. In attesa delle precipitazioni che tutti ci auguriamo cadano abbondanti e risparmiando le nostre risorse idriche otterremo due importanti risultati: aiuteremo, indirettamente, l’agricoltura e investiremo nella nostra salute perché, se riusciremo a mantenere produttivo il nostro territorio, che ci garantisce sicurezza e qualità, non saremo costretti ad acquistare prodotti di altra provenienza”.