Otto autori per il Soave
Il paesaggio, nella sua complessità, è il primo strumento per comunicare il territorio e assume un forte valore strategico quando ad esso si accompagnano prodotti come l’uva e il vino.
Capire l’evoluzione di un territorio come quello del Soave permette di comprendere meglio la storia, la cultura e la civiltà delle genti che hanno abitato nei secoli queste colline.
“Un paesaggio Soave” è il frutto di un lavoro di indagine fortemente innovativo, voluto e progettato dal Consorzio di Tutela del Soave in sinergia con Veneto Agricoltura e con il sostegno del Banco Popolare di Verona e Novara, proprio per condividere, non solo con i viticoltori, ma anche con le istituzioni e i consumatori, la grande ricchezza che abbiamo e per sensibilizzare la cittadinanza sui pericoli che questo patrimonio rischia di correre.
Sono stati quindi coinvolti otto professionisti, specializzati in aree molto differenti, che in due anni di lavoro hanno contribuito a delineare un quadro completo del sistema paesaggistico del Soave, evidenziandone i problemi e i punti di forza.
Diego Tomasi, dell’Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano, ha fatto una precisa analisi del paesaggio viticolo, della sua influenza e percezione nella qualità del vino, del suo essere strumento di lavoro e di comunicazione. Aldo Lorenzoni, Direttore del Consorzio Tutela Vini Soave, ha curato una lettura del paesaggio di Soave, evidenziandone i mutamenti e le trasformazioni nel corso dei secoli.
Claudia Robiglio, dell’Università di Verona, ha invece affrontato gli elementi distintivi e le architetture viticole che armonizzano il paesaggio di Soave, mentre Ernesto Santi, ha svolto un’analisi delle forme e delle costruzioni, spaziando dall’archeologia, all’architettura, fino all’arte sacra. Non sono mancati accenni al sistema idrografico che nei secoli ha concorso a delineare profili colturali e paesaggistici. Ne ha parlato Umberto Anti del Consorzio Zerpano Adige Guà, mentre Valentino Gomitolo, architetto, ha sviluppato il tema della programmazione territoriale e della pianificazione urbanistica per un utilizzo compatibile e qualificante del territorio.
Silvano Filini, agronomo, ha invece illustrato come operare sul territorio, come intervenire sui muri di sostegno dei vigneti, sulle strade poderali, sui materiali da utilizzare per impianti o costruzioni, fino ad elaborare un vero e proprio manuale d’uso per premiare chi fa un buon paesaggio.
Infine Diego Begalli dell’Università di Verona ha evidenziato i punti di forza e debolezza del paesaggio del Soave, valutandone il potenziale economico.
Il tour di presentazione del libro, iniziato a Borgo Rocca Sveva, continua ora con altri appuntamenti a Monteforte, Colognola ai Colli ed a Roncà.
Il volume può essere richiesto al Consorzio Tutela Vini Soave con un rimborso spese di spedizione di 25 € oppure ritirato presso la sede del Consorzio al prezzo di 10 €.
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