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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Pesca e territorio: iniziative del Veneto a Salone di Genova

11/05/2007
La Regione del Veneto ha finanziato un progetto, proposto dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità, per uno studio sui prodotti e i produttori della Nuova Caledonia, in Oceania. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale alla pesca Isi Coppola a Genova, nell’ambito del Salone del pesce a cui il Veneto partecipa con un proprio stand. Adriano Favole, per conto della Fondazione, ha illustrato le caratteristiche del progetto che hanno individuato nella Nuova Caledonia una realtà particolarmente interessante dal punto di vista della biodiversità, grazie anche all’esistenza di ecosistemi marini unici al mondo. Il lavoro, che sarà sviluppato nel biennio 2007-2008, studierà l’alimentazione, la produzione, la preparazione e il consumo dei prodotti locali. Alcune tipologie parteciperanno poi alla manifestazione Terra Madre 2008 come prodotti che potranno diventare Presidio di Slow Food. I Presidi (attualmente sono oltre 290 in 39 Paesi del mondo) sono nati per tutelare i piccoli produttori e salvare i prodotti artigianali di qualità. La Regione del Veneto – come ha ricordato l’assessore Coppola – collabora già da tempo con la Fondazione Slow Food e sostiene una decina di Presidi in Brasile, ma ha accolto immediatamente la proposta di finanziare anche questo progetto in Nuova Caledonia che ha una delle lagune più importanti al mondo come il Veneto. “E’ stata come una specie di innamoramento – ha detto l’assessore – e abbiamo deciso di raccogliere questa sfida, che sicuramente consentirà di raggiunge ulteriori traguardi”. Il finanziamento della Regione è di circa 35 mila euro. La testimonianza dello speciale rapporto con il mare dei piccoli pescatori della comunità aborigena dell’isola di Lifou nella Nuova Caledonia è stata portata da André Passa, rappresentante dell’associazione che li raggruppa. E’ un rapporto spirituale – ha detto – oltre che economico. Il risultato è la pratica di una pesca sostenibile, capace di vigilare sulla protezione dell’ambiente marino fissando stagioni in cui può essere praticata e divieti su specie ritenute in pericolo di estinzione. Nella stessa giornata, presente il ministro all’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, a Genova è stato presentato anche il progetto “Alla ricerca del Grande Fiume”, promosso dall’Università degli Studi di Scienza Gastronomiche (con sede a Pollenzo (Cuneo)e Colorno (Parma), che vedrà coinvolti in un viaggio lungo il Po, dal Monviso al delta, 180 studenti. Un percorso conoscitivo e didattico, in bicicletta e in nave, che si svolgerà dal 26 settembre al 20 ottobre, attraversando le quattro regioni e le tredici province bagnate dal Po. L’obiettivo è di rendersi conto in maniera diretta dello stato di salute del fiume, sperimentando un nuovo modello di indagine scientifica e ambientale. L’assessore Coppola ha messo in rilievo la valenza dell’iniziativa, che si concluderà in ottobre in provincia Rovigo, per la valorizzazione del territorio polesano, che ha mantenuto caratteristiche ambientali e culturali uniche. A questo progetto si affianca una campagna di rilevazioni sui limi del Po e di alcuni suoi affluenti. L’analisi (condotta per ora solo su alcuni siti a monte e a valle di Torino) riguarda la stratificazione nel tempo degli agenti inquinanti che si sono depositatati nel terreno, permettendo di stabilire lo stato di salute del sistema fluviale padano. C’è stato anche uno scambio di battute tra il ministro Pecoraro Scanio, che nel suo intervento ha sollecitato anche la realizzazione di un parco nazionale nel Delta del Po, e l’assessore Coppola. L’assessore ha replicato: “se non ha prodotto risultati la creazione di un parco regionale, in cui è possibile la presenza di una centrale a carbone, figuriamoci se possiamo sentirci tutelati da un parco nazionale”.

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