Premio Internazionale Civiltà dell’Acqua “Renzo Franzin”
Opera premiata per il 2007 è il libro Les maitres de l’eau. Histoire de l’hydraulique arabe, Actes Sud, Arles, (2005), di Mohammed El Faїz, per l’importante contributo dell’autore apportato alla cultura dell’acqua della civiltà arabo-musulmana e per il tentativo di colmare una grande lacuna nella storia dell’idraulica mediterranea e del pensiero occidentale dell’alto medioevo. Per la sezione “progetti”, la menzione speciale è stata assegnata a Ipogea, Centro studi sulle conoscenze idrauliche tradizionali e locali, per il recupero di una cisterna a tetto nella Murgia di Matera. L’intervento, diretto dall’architetto Pietro Laureano, ha consentito il restauro di un complesso idraulico denominato “cisterna a tetto”, nell’ambito di un più ampio progetto europeo di monitoraggio, permettendo d’individuare in tali strutture dei preziosi esempi di tecniche tradizionali in disuso per il recupero dell’acqua piovana. Parteciperanno alla discussione delle opere premiate: Sergio Reolon (presidente del Centro e presidente della Provincia di Belluno), Ugo Biggeri (presidente Fondazione Culturale Responsabilità Etica), Nadia Breda (Università di Firenze), Ezio Da Villa (assessore all’ambiente della Provincia di Venezia), Mohammed El Faїz (Università di Marrakech), Pierfrancesco Ghetti (rettore di Ca’ Foscari, Venezia), Pippo Gianoni (IUAV, Venezia), Pietro Laureano (ideatore della Banca Mondiale sui Saperi Tradizionali) e Domenico Luciani (direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche).
La cerimonia di premiazione e la discussione dei lavori saranno inframmezzate dallo spettacolo "Il respiro delle acque", a cura di Sandro Buzzatti, Nelso Salton e Luigi Vitale, con musiche dal vivo e letture di testi di Renzo Franzin.
Obiettivo del Premio Internazionale Civiltà dell’Acqua “Renzo Franzin” è valorizzare pubblicazioni, iniziative, esperienze, ricerche e progetti innovativi maturati sulle tematiche di cui il Centro si occupa sin dalla sua fondazione. Il Premio nasce per rafforzare l’opera di sensibilizzazione del Centro nei confronti dell’opinione pubblica e delle amministrazioni. Il Premio mira infatti alla diffusione di modelli più sostenibili e di nuovi comportamenti verso l’acqua intesa come “bene comune”, patrimonio dell’umanità, nell’ottica di valorizzare e recuperare quelle antiche e ingegnose conoscenze che l’uomo ha posto a fondamento delle civiltà idrauliche, nonché quei saperi diffusi che hanno garantito, per secoli, la sopravvivenza e lo sviluppo di civiltà contadine e comunità rurali.
Tutelare e restaurare nel nostro territorio le conoscenze idrauliche del passato è, purtroppo, una pratica ancora scarsamente considerata ed esplorata da politici, amministratori e pianificatori. Oggi, tuttavia, risulta sempre più urgente recuperare e rivisitare questi antichi saperi, a fondamento di nuove e più efficaci strategie di utilizzo delle risorse idriche, all’insegna di un reale e concreto sviluppo sostenibile.
Nel valutare le candidature, il Comitato scientifico ha ritenuto che il Premio non dovesse limitarsi su scala nazionale. Si giustifica così la scelta di premiare Mohammed El Faїz, autore già noto al pubblico italiano per il Premio Carlo Scarpa, assegnato nel 2000 dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche per la salvaguardia e la tutela dei giardini reali di Marrakech.
L’istituzione del Premio segna una tappa importante nella storia del Centro Civiltà dell’Acqua, alla vigilia dei suoi dieci anni di vita e a quasi due anni dalla scomparsa prematura del compianto direttore Renzo Franzin.
Ma è bene ricordare che questo evento è stato possibile, anzitutto, grazie al generoso supporto di quanti hanno acquistato o regalato ad amici e conoscenti il libro “Il respiro delle acque”. Con i ricavi di oltre mille copie vendute, è stato possibile istituire il primo Premio Internazionale Civiltà dell’Acqua.
Si è ritenuto che la manifestazione Terra Futura, la più grande fiera sulla sostenibilità in Italia, fosse il luogo più adatto per lanciare il Premio. Con esso, si è voluto dunque rinnovare il messaggio di speranza per il futuro delle nostre acque che, da un decennio a questa parte, una piccola associazione senza fini di lucro ha inteso diffondere fra politici e amministratori, affinché vengano considerati usi più lungimiranti di questo bene prezioso, nell’ottica di un recupero di quegli antichi saperi che hanno generato, in passato, modelli esemplari di sostenibilità e sviluppo.
Grazie al contributo aggiuntivo della Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus, la prima edizione del Premio si concretizzerà anche in un libro, con la traduzione italiana della predetta opera di El Faiz. La pubblicazione del volume è prevista per i primi mesi del 2008.
Per queste ragioni, il Premio è dedicato alla figura e all’opera di Renzo Franzin, al suo irriducibile impegno civile per la costruzione di una nuova Civiltà dell’Acqua e al valore della profonda riflessione antropologica che ci ha lasciato. Oggi che i problemi della siccità e della scarsità d’acqua si fanno sempre più urgenti, gli insegnamenti di Renzo si rivelano di grande attualità. Le sue parole, sempre improntate al rispetto della natura e della vita, hanno sempre qualcosa di nuovo da raccontare.
Alla vigilia del decennale del Centro, rinnovo dunque un cordiale ringraziamento a tutti i Soci, gli Amici e i Sostenitori della nostra associazione perché, grazie al Vostro prezioso appoggio, è stato possibile realizzare questo importante evento e, con esso, rinnovare la nostra comune sfida per la costruzione di una Nuova Civiltà dell’Acqua.
Per quanti non potessero partecipare alla cerimonia di Firenze, ricordo che il professore El Faїz terrà una lezione sui temi del suo libro anche a Venezia, lunedì 21 maggio alle ore 10, presso l’aula magna di Ca’ Dolfin.
Eriberto Eulisse