Parte da Mestre, ma girerà nei Comuni limitrofi, soprattutto quelli interessati dalla bonifica, la Mostra interattiva “Acque Disperse e Feconde”, inaugurata all’Urban Centre del Centro Candiani e realizzata mediante un progetto compartecipato nell’ambito di una progettualità a dimensione europea, dal Consorzio di Bonifica Dese Sile, dal Consorzio Delta Po Adige di Rovigo e dal Museo del Mare di Pirano. Con questa iniziativa, rientrante in un progetto Interreg Italia/Slovenia, si vogliono abbattere le barriere culturali tra Veneti e Sloveni, popoli che hanno recuperato con fatica questi territori e che cercano di proiettare questo patrimonio di terra e acqua alle generazioni future.

Lo scopo del progetto è quello di storicizzare la bonifica, senza dimenticare le sfide future dettate soprattutto dalle molteplici condizioni climatiche ed ambientali – e quello, non ultimo, di puntare alla riqualificazione dei corsi d’acqua e delle zone umide, vista anche la crescita smodata e disordinata nei nostri territori.

“La mostra – spiega il presidente del Consorzio Dese Sile, Paolo Dalla Vecchia - racconta proprio le trasformazioni del nostro territorio nella storia più recente e, tra gli altri, molti dei nostri anziani la apprezzeranno e vi si riconosceranno”. “E’ fondamentale – continua Dalla Vecchia – far conoscere e valorizzare la memoria del rapporto uomo – territorio; un ringraziamento va quindi a tutti i tecnici del Consorzio che dimostrano quotidianamente grande attenzione per l’ambiente e per la sua storia.”

Fino a fine maggio sarà quindi possibile visitare la mostra, che si articola in 12 pannelli esplicativi delle trasformazioni territoriali e nella proiezione di un DVD sulle attività del Consorzio di Bonifica Dese Sile; vi sono altresì cinque postazioni con personal computer collegati al sito Internet creato per l’occasione e per la visione di numerosi power point dedicati agli impianti idrovori consortili, nonchè agli interventi di riqualificazione fluviale realizzati ed in progettazione.



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