L’educazione come prima emergenza nazionale
3216 intervistati nel 2006 tra famiglie, istituzioni ed imprese (nello specifico 800 imprese, 800 istituzioni e 1616 famiglie) cui è stato chiesto quale comprensione abbiamo dell’educazione e dell’istruzione, e se questi sono da considerarsi mezzi sussidiari allo sviluppo della società. Il materiale raccolto, che è stato oggetto di un incontro sul tema della centralità dell’educazione, tenutosi a Venezia al Centro Servizi dell’Amministrazione Provinciale e che ha visto la partecipazione del Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, è ricco di indicazioni anche se non univoche: un 40% è ancora favorevole ad un sistema d’istruzione statalista, ma cresce (circa il 56%) la percentuale degli italiani che auspica un sistema misto Stato/privato; mentre un irriducibile 37% non iscriverebbe mai il proprio figlio ad una scuola privata, “neanche se fosse gratuita”.
Dall’indagine emerge in modo chiaro la consapevolezza dell’importanza della sfida educativa oggi e per le prossime generazioni, dove una scuola di qualità, per la metà del campione intervistato, è da raggiungere con la formazione del corpo docente: risultano gli insegnanti infatti, con la loro preparazione e capacità, ad essere considerati i primi elementi per un progetto educativo di qualità.
“350 mila posti liberi nei prossimi anni, danno spazio a nuovi modelli di persone che saranno in grado di confrontarsi con gli studenti e con gli strumenti cognitivi delle nuove generazioni, in un contesto aperto e di confronto tra scuola, università, enti locali e soggetti competenti nel campo dell’educazione” ha spiegato Umberto Margiotta, direttore della SSIS -Scuola di Specializzazione per gli insegnanti – del Veneto, all’incontro sull’educazione tenutosi a Venezia.
Fondamentale anche per il Ministro dell’Istruzione, intervenuto a conclusione dei lavori, la formazione del corpo docente per un percorso educativo che deve puntare alla qualità. Una formazione che dopo la Scuola di specializzazione post-universitaria sarà valutata anche da un concorso ordinario, che darà accesso all’insegnamento.