F1: bene obbligo biocarburanti da 2011 per svolta ecologica
28/05/2007
E’ positivo l’impegno a sostituire nella formula 1 il normale combustibile con biocarburante ottenuto dalle coltivazioni agricole per ridurre i consumi energetici, le emissioni di gas ad effetto serra e contrastare i cambiamente climatici. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le dichiarazioni rilasciate, in occasione del gran premio cittadino di Monaco, dal presidente della Fia Max Mosley al tedesco "Die Welt" nel quale annuncia che proporrà ai costruttori una “svolta ecologica” per attirare l’attenzione del mondo automobilistico sui problemi ambientali. Si tratta di una dichiarazione che avviene dopo che - sottolinea la Coldiretti - ad Indianapolis si è corsa la prima 500 miglia della storia con i bolidi alimentati esclusivamente da bioetanolo. Si tratta di un obiettivo importante - sottolinea la Coldiretti - perché le innovazioni introdotte nelle corse anticipano spesso applicazioni nella normale circolazione automobilistica, come ha riconosciuto lo stesso Mosley secondo il quale l'obiettivo adesso diventa quello di costruire motori che consumino e inquinino meno. Le grosse squadre adesso smaltiscono tonnellate di anidride carbonica (CO2 ) nei test e nella galleria del vento, per giorni e giorni, e 24 ore su 24 per vetture che consumano 75 litri di carburante per fare 100 km, quando la questione non e' piu' la potenza che un motore deve avere, ma quali siano i bisogni energetici. In futuro bisognera' ricavare il meglio da un motore con un volume di carburante minimo. I biocarburanti derivano dalle coltivazioni agricole che - continua la Coldiretti - l'agricoltura italiana produce in abbondanza e in particolare il bioetanolo che viene prodotto tramite processi di fermentazione e distillazione di materiali zuccherini, amidacei o sottoprodotti come cereali, barbabietola da zucchero e prodotti della distillazione del vino, mentre il biodiesel deriva dall'esterificazione degli oli vegetali ottenuti da colture come colza e girasole. L'utilizzazione di biocarburanti Made in Italy - conclude la Coldiretti - offre un contributo concreto per contrastare i cambiamenti del clima ed il riscaldamento globale con il biodiesel che consente di ridurre dell'80 per cento le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50 per cento quelli di particolato e polveri sottili.
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