Un fermo nazionale del servizio taxi perché? Il Governo continua a sbagliare: con la modifica dell’articolo 7 del DDL n. 2272 bis sul Trasporto pubblico innovativo, il Governo ha dimostrato di non aver recepito le istanze avanzate della Categoria prima, durante e dopo il fermo nazionale dei servizi dello scorso 8 maggio ! Il nuovo provvedimento prevede l’introduzione di soggetti industriali nell’ambito del trasporto individuale. L’obiettivo resta lo stralcio degli artt. 5 e 7 del disegno di legge del Governo (n. 2272 bis) il quale, in materia di trasporto pubblico innovativo, prevede l’istituzione di nuove figure imprenditoriali nel trasporto urbano gestite direttamente dai Comuni ed una ambigua riorganizzazione dei servizi aeroportuali.

Il DDL n. 2272 bis :

 pregiudica il livello operativo dei 30.000 tassisti;

 smantella definitivamente la legge 21/92, creando un “servizio innovativo” parallelo al servizio taxi;

 alimenta una distorsione della concorrenza;

 abbatte il valore dei nostri servizi e delle nostre imprese.

Dopo il Decreto Bersani la categoria è di nuovo sotto il mirino di una politica miope, incapace di progettare una ristrutturazione della mobilità urbana.

La Categoria è chiamata all’astensione dal servizio taxi secondo le modalità decise a livello locale, per dire BASTA:

 alla ricerca del taxi quale “capro espiatorio” delle incapacità di molte amministrazioni pubbliche, di riorganizzare l’offerta della mobilità urbana;

 al tentativo di generare deregolamentazione e insicurezza;

Usiamo il diritto di protestare:

 anche per salvaguardare gli interessi dell’utenza !

 affinché non ci tolgano la dignità del confronto !

Il 31 maggio 2007

Fermiamoci per andare avanti !!!