“Cerchi nel grano” di Vo' e Lozzo"
04/06/2007
E’ da un paio di giorni che la stampa locale pubblica notizie sui “cerchi nel grano”, i fantomatici “disegni” che appaiono improvvisamente nei campi di grano o granoturco, quasi sempre d’estate o comunque nei periodi caldi dell’anno. Anche oggi la stampa pubblica particolari sul rinvenimento di strani disegni provocati dall’abbassamento delle spighe del grano in alcuni campi tra Vo’ Euganeo e Lozzo Atestino. Si parla di un forte interessamento da parti di ufologi locali che oggi arriverebbero nell’area euganea per investigare sull’accaduto. Questa faccenda dei “cerchi nel grano”, unitamente all’avvistamento di Ufo, mi ha sempre stupito e interessato e soprattutto mi sono spesso interrogato sul fatto che notizie di questo genere riescano ad ottenere, quasi sempre, sulla stampa ampi spazi.. Ma si sa le cose fantasiose hanno sempre attratto la curiosità della gente, soprattutto in periodi particolari, quando l’attenzione dell’opinione pubblica è indirizzata verso problematiche spinose – quali la difficoltà del vivere quotidiano o la fatica che gran parte della gente fa per arrivare alla fine del mese o le notizie che ogni lunedì ci pervengono sulle “stragi del sabato sera”. Insomma molte volte queste notizie sui “cerchi nel grano” o sugli Ufo sembrano fatte apposta per sviare l’attenzione della gente dai problemi reali. Tra l’altro i cosiddetti “cerchi nel grano” notati tra Vo’ e Lozzo sono ancora meno attendibili di altri. Infatti non esistono riprese aeree che ne possano delineare i contorni con una certa precisione. Inoltre sono stati smentiti dagli stessi contadini che coltivano i campi in questione. E in una foto si vede chiaramente un piccolo sentiero che arriva al “cerchio” che probabilmente è servito per tracciare nottetempo questi fantomatici “disegni”. Se poi qualcuno vuole andare più a fondo e essere realista deve considerare che in questa stagione, con il caldo dei giorni scorsi, si verificano forti temporali con forte vento che spesso creano, nei punti dove la turbolenza del vento è più forte, questi abbassamenti di cereali che molte volte sembrano dei veri e propri disegni. Insomma è ridicolo pensare a “messaggi” particolari o a disegni “parlanti” fatti da fantastici esseri provenienti da altri mondi, come si vuole far credere. Come è ridicolo ascoltare certe dichiarazioni dei cosiddetti ufologi che stanno per arrivare in loco allo scopo di indagare sull’origine dei “cerchi”. O prendere per buone certe descrizioni fatte da loro, gli ufologi, che dicono, almeno stando a ciò che è stato pubblicato dalla stampa, “da una prima analisi può essere scartata l’ipotesi naturale” e, prosegue l’ufologo, “un’altra caratteristica dei casi che non possiamo spiegare è l’ingrossamento dei noduli nel grano all’interno dei pittogrammi o la presenza di insetti morti in modo particolare”. Ma quali “noduli nelle spighe” ha visto l’ufologo che ancora non ha potuto visitare il sito e quali “insetti morti in modo particolare” se solo oggi loro, gli ufologi, visiteranno il luogo o se al limite egli ha visto solo le foto, pubblicate sul giornale ? Insomma ci sono troppi ma e troppi se in questa voglia di cavalcare l’abbassamento delle spighe in qualche decina di metri quadri di frumento, che in questi giorni è quasi maturo e dunque più debole, come una cosa soprannaturale, come gli ufologi ci vogliono far credere. Da anni in Italia esistono associazioni di ufologi, che ogni qualvolta si sparge la voce di un “avvistamento” si precipitano in ricognizione pronte a rilasciare dichiarazioni e ipotesi sulla veridicità delle osservazioni e sulla natura aliena di gran parte degli eventi che loro asseriscono essere opera di intelligenze siderali. Il caso oggi o domani sarà “preda” del Cun – Centro Ufologico Nazionale che ha un referente nel Veneto e un direttore nazionale, quello appunto che ha fatto le comunicazioni alla stampa ieri. Insomma quello che voglio dire è che c’è gente che su questi “avvistamenti” ci specula, acquista notorietà o addirittura vende riviste specializzate in ufologia e questo è uno dei motivi per cui ogni tanto, ma sempre d’estate, alcuni testimoni, che non rilasciamo le proprie generalità, “vedono” Ufo o “cerchi nel grano”. Poi passata l’estate, tutto torna alla normalità e gli ufologi si dedicano ai loro mestieri o professioni. Insomma noi pensiamo, che sia assolutamente improbabile, che qualcosa o qualcuno di soprannaturale o di alieno sia arrivato da qualche pianeta orbitante attorno a qualche stella, viaggiando per miliardi e miliardi di chilometri o anni luce – un anno luce corrisponde a 10.000 miliardi di chilometri – abbia fatto il “cerchio” per inviarci un qualche strano messaggio e poi se ne sia ripartito, insalutato ospite, verso la sua stella. Forse esistono altri problemi nella nostra vita quotidiana ai quali pensare.
Gianni Genghini divulgatore scientifico – Intervento per la stampa 2 Giugno 2007
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