Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Diritti umani e business etico

06/06/2007
"Diritti Umani e Business Etico: Nuove Linee Guida Per Le Multinazionali Nei Paesi In Via Di Sviluppo" Aula Nievo – Palazzo del Bo Martedì, 12 giugno 2007 orario 9 – 14. A partire dal nuovo millennio è stato ufficialmente rivisto il rapporto con le imprese private da parte di istituzioni e organizzazioni da sempre in prima linea nella elaborazione di politiche in difesa dei diritti umani. Il dialogo si è aperto alla luce di una nuova globalizzazione e indirizzato maggiormente verso le imprese multinazionali in grado di incidere da sempre con le loro strategie nei sistemi economico-politico-sociali dei paesi in via sviluppo o ad economia emergente. La multinazionale passa così dal ruolo di dichiarata nemica e saccheggiatrice a possibile alleata e strumento etico portatore di un benessere distribuito. La formula catalizzatrice del processo sinergico si trova pubblicizzata in uno dei siti ufficiali delle Nazioni Unite & Business e recita: “Nel contesto attuale, il vantaggio competitivo per le aziende non si basa unicamente su variabili economiche: poter garantire l’eticità del proprio ciclo produttivo costituisce sempre più un differenziale rispetto ai propri concorrenti”.

Il percorso non è facile e le difficoltà che si incontrano su questo terreno sono molteplici. Le principali sono la diffidenza, la diversa cultura, gli interessi degli stakeholder e i regimi di government.

I criteri adottati nell’individuazione delle multinazionali invitate e presenti a questo Convegno sono stati diversi. Il primo si è basato sul fatto che le multinazionali fossero commercialmente presenti in tutti i continenti e oggetto di quotazione borsistica; il secondo che ogni multinazionale rappresentasse un diverso settore di attività ritenuto strategico per un paese in via di sviluppo (farmaceutico, energetico, infrastrutturale, metalmeccanico, abbigliamento, ICT); il terzo è fondato sulla diversità nella collocazione geografica della sede (locale: Padova, Treviso e Vicenza; nazionale: Milano e Roma; internazionale: Svizzera); il quarto riguardava la rappresentanza dei diversi livelli di interesse e coinvolgimento nell’affrontare tematiche connesse ai diritti umani e al business etico (da quello personale del chairman a quello di possedere una specifica Foundation operante sulla base dei programmi elaborati dalle Nazioni Unite).

La scelta delle rappresentanze istituzionali è avvenuta di riflesso, individuando i giusti interlocutori che ricoprono l’importante ruolo di controllo, verifica e supporto nello sviluppo programmatico e operativo del connubio tra l’economia e il sociale.



OBIETTIVI DEL CONVEGNO



L’obiettivo del Convegno è quello di stilare delle nuove linee di condotta operative per le multinazionali che ad oggi non sono e non si sentono impegnate nel campo dei Diritti umani e del business etico.

Il Convegno non sarà indirizzato alle polemiche e agli errori di un pregresso, ma ha l’ambizione di diventare un think tank proiettato allo sviluppo di politiche, idee e energie per un futuro etico e umanitario distribuito globalmente e operativamente, senza dover necessariamente entrare in conflitto con il tema del business e dell’utile aziendale.

I relatori hanno come obiettivo quello di puntare a stimolare e sviluppare delle riflessioni sul modus operandi della propria impresa o istituzione (in fase di attuazione o attuabile) su base progettuale o comunque proiettato su delle linee di sviluppo futuro. In definitiva, per essere pragmatici, dover definire in riferimento al tema del convegno: non solo come si sta operando ma anche come si intenderà operare e perchè si crede che quella tracciata o percorsa, sia, in definitiva la scelta/strada corretta. Convegno DIRITTI UMANI E BUSINESS ETICO: NUOVE LINEE GUIDA PER LE MULTINAZIONALI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Aula Nievo – Palazzo del Bo Martedì, 12 giugno 2007 orario 9 – 14

Insegnamenti: “Diritti umani e imprese” e “Globalizzazione: questione e movimenti”



Saluti

Vincenzo Milanesi Magnifico Rettore - Università di Padova

Franco Todescan Preside della Facoltà di Scienze Politiche – Università di Padova

Ugo Baldini Direttore del Dipartimento di Studi Storici e Politici – Università di Padova

Pierpaolo Faggi Presidente del Corso di laurea Cooperazione allo sviluppo – Università di Padova



Coordinatore

Alessandro Di Paolo Professore incaricato insegnamenti Diritti umani e imprese e Globalizzazione: questioni e movimenti – Università di Padova

Relatori

area impresa

Angela Bianchi Responsabile Comunicazione - Novartis Farma

Mario Carraro Presidente - Gruppo Carraro

Armando Musi Chief Financial & Investitor Relator - Gruppo Socotherm

Carlo E. Ottaviani Corporate Vice President, Communication - STMicroelectronics e Presidente STMicroelectronics Foundation

Domenica Di Donato Responsabile Sostenibilità, Risorse Umane e Governance - Gruppo Eni

Federico Sartor Direttore Stampa e Comunicazione Istituzionale - Gruppo Benetton



area istituzionale

Diana Battaggia Responsabile Italia - United Nations Industrial Development Organisation - Investment and Technology Promotion Office (UNIDO ITPO)

GianAngelo Bellati Direttore - Unioncamere e Eurosportello Veneto

Laura Iucci Programme officer Global Compact e Responsabile per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Agenzia specializzata delle Nazioni Unite.

Edoardo Panizza Rappresentante per l’Italia – Dipartimento dell’economia pubblica e socialità del Cantone dei Grigioni CH

Diego Vecchiato Dirigente Direzione Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità - Regione Veneto

area accademica

Mons. Fabio Longoni Direttore Master Etica e Gestione d'Azienda - Studium Generale Marcianum Patriarcato di Venezia e SDA Bocconi School of Management Università L. Bocconi di Milano

Alessandro Di Paolo Professore incaricato insegnamenti Diritti umani e imprese e Globalizzazione questioni e movimenti – Università di Padova



Tavola Rotonda

moderatore

Fabrizio Spagna Giornalista - Direttore Rivista Atlante sviluppo sostenibile e finanza etica



Conclusioni.

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