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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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“Ecco le 10 azioni per un uso sostenibile delle acque”

08/06/2007
“Secondo i principi generale contenuti nella Direttiva quadro 2000/60/CE l’acqua è una risorsa naturale da proteggere e difendere secondo il principio chi inquina paga. L’uso sostenibile della risorsa deve tener conto della specificità delle diverse situazioni nel rispetto del principio della sussidiarietà. I diversi standards delle acque da raggiungere entro il 2015 vanno perseguiti a livello di bacino idrografico, assicurando la partecipazione attiva degli utenti a tutti i processi decisionali per l’adozione delle misure ritenute necessarie”: lo ha ribadito Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, intervenendo, a Firenze, alla XV European Conference “H2Obiettivo 2000”.

Al fine di raggiungere questi obiettivi l’ANBI, membro italiano della European Union of Water Management Associations (E.U.W.M.A.), ha individuato le seguenti azioni :

COMPLETAMENTI – Gli impianti irrigui, solo in parte realizzati attraverso finanziamenti erogati nel passato, devono essere ultimati al fine di un loro utilizzo più razionale. E’ la parte più rilevante della progettazione.

ADEGUAMENTI – Vi sono impianti irrigui che hanno necessità di migliorare la propria funzionalità in relazione ad esigenze non previste precedentemente (uso più razionale della risorsa). Vi rientrano gli interventi di manutenzione straordinaria e di ripristino della funzionalità.

AMMODERNAMENTI – Molti impianti irrigui risultano ormai obsoleti ed hanno necessità di essere ammodernati, nonchè dotati di automazione e telecontrollo.

PIANO INVASI – E’ necessario incrementare la possibilità di conservare la risorsa idrica non solo realizzando grandi dighe, ma anche attraverso laghetti collinari, serbatoi aziendali, cave dismesse, ecc. Per aumentare la capacità di invaso si propongono 40 interventi per un importo complessivo di circa un miliardo di euro.

UTILIZZAZIONE REFLUI – Va incentivato l’utilizzo delle acque reflue di cui al relativo regolamento approvato con D.M. 12.6.2003, n. 185. Come è noto ai sensi dell’art. 12, per quanto riguarda i Consorzi di bonifica gestori degli impianti pubblici di irrigazione, nessun onere deve ricadere a loro carico per la messa a disposizione fino alla rete di distribuzione delle acque reflue recuperate.

UTILIZZO RAZIONALE DELLA RISORSA – E’ necessario, in caso di scarsità di risorsa, utilizzare pratiche agricole per il risparmio di acqua associate ad una scelta dei tempi (bilancio idrico) e dei modi (efficienza irrigua) di somministrazione. Si fa riferimento a tutte le tecniche capaci di limitare l’utilizzo di acqua aumentando l’accumulo nel suolo, limitando le perdite per evaporazione. La conoscenza del bilancio idrico, consente di individuare con maggiore precisione i modi, i tempi e i volumi di somministrazione, comunicandoli agli agricoltori (sms, bollettini, irrinet).

CONTROLLO PRELIEVI – E’ importante monitorare i prelievi e le restituzioni in modo da avere il controllo dei volumi utilizzati. Naturalmente tali misurazioni non possono essere a carico degli agricoltori.

CONTEMPERAMENTO TRA DIVERSI USI – E’ di fondamentale importanza l’istituzione, in modo permanente, di una “cabina di regia” a livello di bacino per gestire le eventuali situazioni di emergenza costituendo un punto di raccordo tra tutti i soggetti interessati al fine di dirimere immediatamente i conflitti per i diversi usi della risorsa.

AZIONI FORMATIVE E INFORMATIVE – Va incentivata, nelle scuole e sui mezzi di comunicazione, la formazione e l’ informazione sull’acqua e sulle esigenze di un suo uso più razionale.

REGIME DI SUSSIDIARIETA’ – E’ necessario garantire il principio di sussidiarietà che vuole che, in un sistema di governo a più livelli, rimangano affidati, al livello più vicino agli interessati, i compiti di rilievo collettivo ritenendosi tale livello il più congruo ad assicurare l’efficacia dell’azione.

“Per contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità i Consorzi di bonifica e di irrigazione- ha concluso Gargano - possono svolgere un ruolo fondamentale in quanto uniche istituzioni, presenti in modo capillare sul territorio, che realizzano una gestione integrata della risorsa idrica e del suolo con azioni sia di tutela che di difesa ed utilizzazione delle acque”.

GRAZIE

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