Confronto a Bruxelles Vecchioni - Fischer Boel
Su tale processo ha sostanzialmente inciso il regime delle quote, che ha assicurato stabilità alla produzione, con costi contenuti per le casse comunitarie. L’efficienza del sistema è anche dimostrata dal sostanziale azzeramento degli stocks europei di burro e latte in polvere.
“Ogni intervento di modifica, dunque, non potrà realizzarsi prima del 2015 – ha ribadito Vecchioni - e va impostato dando agli allevatori un quadro stabile, che tenga conto dei contraccolpi che si determinerebbero sulla situazione patrimoniale e finanziaria delle imprese”.
Il presidente di Confagricoltura ha anche evidenziato al Commissario le difficoltà che si stanno determinando a carico degli allevatori delle regioni del Centro Nord, per l’inasprimento dei criteri applicativi della “direttiva nitrati”. Il quadro regolamentare che si sta profilando è gravoso e sperequato per la particolare situazione italiana e necessita perciò di un periodo di graduale applicazione e di un piano di interventi che permetta l’adeguamento degli impianti e dei processi produttivi.
Da ultimo, il presidente confederale si è soffermato con il Commissario europeo all’Agricoltura sulle riforme delle OCM del vino e ortofrutta. Su quest’ultimo dossier la Confagricoltura auspica che il compromesso tra i ministri europei, ormai imminente, risponda alle necessità di mercato dei produttori agricoli italiani.
Sul vino, ha concluso il presidente Vecchioni, ci attendiamo che le proposte della Commissione tengano conto delle differenti realtà produttive europee, garantendo al tempo stesso la tutela e il rilancio delle nostre produzioni di qualità.
Il latte italiano - Dati strutturali del settore
(elaborazione Confagricoltura su dati Eurostat, Istat,
Commissione Europea e Osservatorio Latte Ismea)