Agli "Incontri Asolani" si brinda con la Doc Piave
12/06/2007
Gli Incontri Asolani, Festival Internazionale di Musica da Camera organizzato da Asolo Musica e giunto alla XXIX edizione, annovera tra i nuovi amici che sostengono la manifestazione il Consorzio Tutela Vini del Piave Doc. Il sostegno del Consorzio porterà nel suggestivo piazzale della chiesa di San Gottardo, sede degli "Incontri" che portano ad Asolo i più applauditi interpreti internazionali della musica cameristica, i vini dei produttori aderenti al Consorzio per il consueto brindisi offerto al pubblico tra la prima e la seconda parte dei concerti. Spiega il presidente del Consorzio Tutela Vini del Piave Doc, Pierclaudio De Martin: "Abbiamo aderito con grande entusiasmo alla proposta di Asolo Musica-Veneto Musica di fornire i nostri vini per questa manifestazione musicale di rilevanza internazionale. Il nostro Consorzio vuole essere sempre più vicino ai grandi eventi culturali ed artistici del nostro territorio, perché consapevole che il vino è a pieno titolo un patrimonio culturale e, in qualche misura, anche una forma d'espressione artistica. In ciascuna delle prestigiose serate asolane proporremo due delle tipologie dei vini Doc che il nostro Consorzio tutela nelle interpretazioni di più produttori, così da fornire una panoramica vasta ma in qualche misura ordinata di quelli che sono i vini del Piave Doc".
Durante i nove concerti previsti dal 20 giugno al 14 settembre, sarà quindi possibile degustare le diverse tipologie di Vini Piave Doc e compararne le diverse declinazioni che ciascun produttore realizza, realizzando il felice abbinamento tra due piacevolissime espressioni culturali, come l'ascolto della grande musica e la degustazione di ottimi vini. "E saranno nove anche le tipologie proposte - spiega con un sorriso non proprio divertito De Martin - anche se sono dieci i vini che il Consorzio Piave Doc Tutela. Infatti, mentre attentiamo una soluzione per il problema del nuovo nome da utilizzare per i vini prodotti da uve Tocai realizzati fuori dal Friuli Venezia Giulia, i nostri produttori debbono tenere rigorosamente in cantina quello che un tempo si poteva chiamare Tocai, aspettando che possa avere un nome per essere etichettato e conseguentemente proposto al pubblico".
Tra i mille problemi del mondo vinicolo ci sta anche questo, è vero. Però, intanto, i vini della Doc Piave continuano a crescere di qualità e prestigio, come dimostra il sempre più grande apprezzamento degli addetti ai lavori e del mercato vinicolo. Così come potranno constatare anche gli ascoltatori dei prestigiosi concerti asolani.