Inflazione stabile all'1,5% a maggio. Il dato è stato fornito dall'Istat, che ha rivisto al ribasso le stime preliminari di un decimo di punto. Lo scorso mese i prezzi sono saliti dello 0,3% su base congiunturale e dell' 1,5% su base tendenziale (+0,4% e +1,6% le stime provvisorie diffuse il 31 maggio). Gli aumenti congiunturali più significativi sono stati rilevati per i capitoli mobili, articoli e servizi per la casa (+0,9%), trasporti (+0,8%) e altri beni e servizi (+0,5%).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati per le bevande alcoliche e tabacchi (+4,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,7%), mobili, articoli e servizi per la casa e servizi ricettivi e di ristorazione (+2,6% per entrambi) e per i servizi sanitari e spese per la salute (+3,8%).

Variazioni tendenziali negative si sono invece avute nei capitoli comunicazioni (-9,1%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,8%).

Gli aumenti più significativi dell'indice dei prezzi al consumo si sono verificati nelle città di Palermo (+2,2%), Genova (+2,1%) e Campobasso (+1,8%), mentre per quanto riguarda i settori, gli aumenti congiunturali più significativi si sono avuti per i mobili e servizi per la casa (,+1,2%), e per i trasporti ( +0,9%).

Una variazione congiunturale negativa si è verificata, invece, nel capitolo ricreazione, spettacoli e cultura (-0,3%).

Il Presidente

Carlo Garofolini

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