La manifestazione Highlands Open
Maggio, Giugno e Settembre sono i mesi individuati per proporre l'appuntamento. Siben, lo gnomo cimbro disegnato da Giuliano Dall'Oglio, viene scelto come logo e testimonial dell'evento, nella versione con in mano la lanterna da orienteering. La prima edizione si disputa il 12 e il 13 maggio 2001 in località Turcio e Barenthal. Nel 2003 e nel 2004 Highlands Open viene organizzato in collaborazione tra Erebus Vicenza e Panda Marostica, raggiungendo il record di partecipazione nella prima tappa del 2004 con circa 1200 iscritti.
Nel 2006 la sesta edizione assegna il Trofeo delle Regioni d'Italia e l'Alpe Adria Orienteering Cup, con la partecipazione di concorrenti da molti paesi europei.
Dopo quella del pattinaggio su ghiaccio, l'Altopiano è diventato la “patria” ed uno degli ambienti ideali dell'orienteering e la manifestazione Highlands Open in accordo con il Consorzio Turistico “Asiago 7 comuni” contribuisce a promuovere l’immagine dell’Altopiano di asiago abbinata ad uno sport ecosostenibile a basso impatto ambientale quale veicolo di valorizzazione del territorio per sport e turismo favorendo la circolazione di persone ed idee nell’ambito dell’ Unione Europea.
Comune di Asiago Comune di Roana Comune di Gallio
Highlands Open 2007:
Venerdì, 29 Giugno, 2007 – ore 11.00 – Località Kubelek – Cesuna di Roana
Gara a Media Distanza Allungata
Sabato, 30 Giugno, 2007 - ore 10.00 – Località Lekle – Cesuna di Roana
Gara a Media Distanza Allungata
Domenica, 1 Luglio, 2007 - ore 9.30 - Località Hinterbech - Asiago
Gara a Media Distanza – a caccia.
L’evento avrà un prologo Giovedì, 28 Giugno, 2007 nel centro di Gallio, dove sarà organizzato una prova ‘Sprint’ di Orienteering nel centro storico per far conoscere questo bellissimo sport.
Per tutti coloro che vogliono trascorrere più tempo sull’Altopiano, l’ASD Erebus Orientamento Vicenza organizza un training camp dal 25 al 27 Giugno, 2007 presso altri impianti cartografici situati sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni.
Per ulteriori informazioni potete ciccare su www.highlandsopen.com oppure contattare l’A.S.D. Erebus Orientamento Vicenza, Via A.Rossi 133, 36100 Vicenza -www.erebusvicenza.it
L'orienteering è uno sport che rispetta l'ambiente.
Per tale motivo gli organizzatori dell' Highlands Open 2007 hanno definito una Politica Ambientale in linea con le disposizione per la tutela ambientale predisposte dalla Commissione Ambiente della FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento) affinché l'orienteering possa diventare sempre più concretamente uno sport a basso impatto ambientale.
Gli organizzatori dell’Highlands Open assumono il rispetto dell’ambiente come un impegno concreto e fondamentale che deve essere sostenuto e sviluppato in tutte le attività che concorrono alla progettazione e realizzazione di una gara di orienteering.
Gli organizzatori si impegnano pertanto affinché gli aspetti ambientali siano tenuti in debita considerazione da tutti i membri del comitato organizzatore e a quanti partecipano direttamente e indirettamente alle gare organizzate. L’impegno si focalizza nel rispetto delle leggi e regolamenti ambientali applicabili e assicurando il rispetto, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente prevenendo e limitando l’inquinamento.
LO SPORT ORIENTEERING
Cenni storici
L'orienteering proviene storicamente dai paesi nordici.
Nei Paesi Scandinavi, infatti, le enormi distese di foreste, laghi e paludi create dal disgelo dopo il lungo inverno, costringevano i viaggiatori ad avventurarsi in territori spesso sconosciuti oppure visitati soltanto di rado.
Questo, molto probabilmente costrinse gli abitanti di quei Paesi, a creare delle mappe che potessero indicare i passaggi sicuri, giacché i sentieri, durante il lunghissimo inverno nordico, sarebbero scomparsi in vari punti.
Si sa che la tradizione Cartografica nei Nordici risale a molti secoli addietro, basti solo ricordare le prime Mappe delle Coste del Nord Europa tracciate dai Vichinghi e la loro innegabile abilità di navigatori capaci di orientarsi con Sole e Stelle e di avventurarsi lontanissimo con le loro imbarcazioni; alcuni Studiosi sostengono infatti che furono Essi i primi a scoprire l'America.
Quando, per ovvie ragioni, l'orientamento non fu più una necessità di vita, come lo era per i loro avi, gli Scandinavi iniziarono a praticare l'orientamento per Sport e gli svedesi lo chiamarono "Skog-Sport" - Sport dei Boschi -.
La prima gara di orientamento risale a più di 100 anni fa (pressappoco quando in Inghilterra nasceva il Football) e da allora pian piano, l'Orienteering ha iniziato a diffondersi in Europa, sino ad arrivare in Italia nel 1974 ad opera del Professor Vladimir Pacl, Cecoslovacco, che sì stabilì in Trentino, nell'alta Val di Non.
Nel 1976, a Ronzone, verso il Passo della Mendola, che dalla Val di Non porta a Bolzano, si svolsero i primi Campionati Italiani di Corsa di orientamento; lo stesso anno, frattanto aveva preso forma ad opera di alcuni appassionati il C.I.S.O. - Comitato Italiano Sport Orientamento - il cui primo Presidente fu il Dottor Guido Lorenzi, allora Assessore al Turismo ed Attività Sportive della Provincia di Trento.
In Trentino L'orienteering ebbe subito un grosso successo: i magnifici boschi e prati delle vallate Trentine, contornate dalle meravigliose vette delle Dolomiti fornirono subito un ambiente ideale, non ultimo ai meravigliosi boschi nordici, per la pratica di questo Sport.
Ma presto questa disciplina sportiva si diffuse anche in altre Regioni del Nord e, nel 1985, dopo l'organizzazione, l'anno precedente, da parte del C.I.S.O., dei Campionati del mondo di Sci-Orientamento (perché l'Orienteering si pratica anche con gli Sci da fondo) il C.O.N.I., riconosceva al movimento orientistico Italiano il rango di Federazione associata alla F.I.D.A.L.: nasceva così la F.I.S.O., Federazione Italiana Sport Orientamento.
Trentini e vicentini sono i primi ad interessarsi a questa disciplina. Nel Veneto l’Orienteering si diffuse negli anni ‘70. Nel 1976 Dario Rappo e Mario Dall'Amico, venuti a conoscenza del nuovo sport dei boschi, cominciano la loro attività in città. Nel 1978 con due sole società costituiscono il "Comitato Vicentino Sport nella natura e Orientamento", ma ben presto altre se ne affiancano.
Come si Pratica
L’orienteering, sport relativamente recente in Italia si è sviluppato nelle sue forme attuali nei paesi scandinavi ed è ora una realtà sempre più presente e viva nel territorio. L'Orienteering è uno sport che si pratica all'aperto (Outdoor). L'orientista munito di una bussola e di una carta topografica appositamente disegnata (la mappa) mette alla prova la sua abilità scegliendo la via più breve e semplice per transitare ai punti di controllo indicati sul terreno con un segnale bianco-arancio (la lanterna) e segnati con un cerchietto sulla mappa. Ci sono varie forme di Orienteering: La corsa orientamento (CO), la mountain bike orientamento (MtbO), lo sci orientamento (SciO) e l' orientamento di precisione (TrailO) attività adatta per i diversamente abili. L’impianto sportivo per l’orienteering è quindi l’intero territorio unito alla mappa stessa che ne permette di mettere in risalto peculiarità e varietà del paesaggio.
L'Orienteering (nei parchi della città, in campagna, nei boschi) fa scoprire nuovi ambienti e paesaggi, su un modello di sviluppo durevole e sostenibile del territorio. È un modo piacevole per mantenersi in forma dove lo sforzo fisico si accompagna alla lettura della carta topografica mentre scegliete il vostro itinerario.
È uno sport per tutti e per tutte le età, dai bambini sotto i 10 anni, ai veterani con più di 70 anni: viene così favorita la crescita della persona nel riconoscimento dei valori di lealtà e di rispetto dell’ambiente. Potete partecipare con i vostri amici e la famiglia passando in compagnia il fine settimana.
Esplorare attraverso la mappa gli ambiti naturali conosciuti sotto ottiche diverse e rileggere i luoghi e le funzioni avute nel passato, educa inoltre a nuove forme di lettura e di esplorazione: porta l’individuo a rivedere il suo sistema di conoscenza fatto di sensazioni, percezioni, ricordi, apprendimento.
Il documento di Agenda 21, proposto come documento finale al Summit della Terra di Rio de Janeiro del 1992, al capitolo 36 individua l’educazione all’ambiente come lo strumento per la promozione dello sviluppo sostenibile e per aumentare la capacità delle popolazioni di affrontare questioni ambientali e di sviluppo.
La Corsa di Orientamento
E' necessario anzitutto possedere una mappa: nel caso delle gare del calendario della Federazione Italiana Sport Orientamento, queste mappe devono avere delle caratteristiche particolari, ovvero devono essere fatte secondo norme ben precise stabilite dalla I.O.F. (International Orienteering Federation)
La "cartina" come viene definita dagli Orientisti, può essere in scala 1:5.000, 1:10.000 o 1:15.000 per le gare di Corsa di orientamento, e deve essere stampata in 5 colori con dei simboli ben definiti ad indicare tutti i particolari utili al concorrente per potersi orientare.
Si pensi che sulla mappa vengono rappresentati oggetti quali sassi, buche, ecc. sino a dimensioni di circa 1 metro e tutte le strade, stradine e sentieri, oltre alle diverse densità della vegetazione, dai prati ai terreni incolti ai boschi più o meno fitti.
L'abbigliamento consigliato per i primi approcci a questo sport è un normale abbigliamento sportivo, con tuta da ginnastica con pantaloni e maniche lunghe e scarpe da ginnastica con suole molto scolpite per far maggiore presa sul terreno (tipo scarpe da trekking); per gli Atleti praticanti esistono delle speciali tute in nylon, piuttosto leggere per evitare di sudare, ma estremamente resistenti agli strappi causati da rami e altro nel bosco; anche le scarpe sono specifiche con una tomaia rinforzata e una suola scolpita con tacchetti di gomma (simili a scarpe da Football).
I concorrenti esperti delle Categorie previste dalla F.I.S.O., partono uno alla volta, mentre per le categorie riservate ai neofiti è possibile partire anche in piccoli gruppi: alla partenza viene consegnata la cartina con disegnati, in colore rosso-violetto, la posizione in cui si trovano, ovvero la partenza, rappresentata con un triangolo equilatero; i vari punti di controllo attraverso i quali si deve obbligatoriamente transitare, rappresentati con un cerchietto di 5-7 millimetri di diametro, al cui centro si troverà il punto di controllo; delle linee di congiunzione tra un punto e l'altro, che indicano la sequenza con la quale il concorrente dovrà trovare i vari controlli; e per finire l'arrivo, rappresentato da due cerchietti concentrici.
Gli atleti dispongono anche di una bussola, utile in molti casi per "orientare la cartina" ovvero far combaciare il nord della carta con quello effettivo e per fornire (ma senza complicati calcoli non necessari per il nostro Sport) la direzione approssimativa di marcia, che sarà poi confermata soprattutto dai particolari del terreno.
Il vincitore risulterà essere colui il quale avrà impiegato il miglior tempo senza aver trascurato alcun punto di controllo. I punti di controllo sono segnalati da una specie di "lanterna" costituita da tre quadrati bianco/arancione posti a triangolo, delle dimensioni di 30 centimetri di lato e sono collocati su dei particolari segnalati sulla cartina, quali sassi , buche, recinti, ecc., per i quali il concorrente ha a sua disposizione anche una descrizione suppletiva (ad es: sasso, 2 metri di altezza, parte sud).
Alla lanterna, o ad un apposito supporto in legno o alluminio posto nelle immediate vicinanze, sono attaccate delle postazioni elettroniche dove il concorrente deve registrare il proprio passaggio.
L’Orienteering è una prova contro il tempo, in cui il concorrente, con l’ausilio di una carta speciale molto particolareggiata e della bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo, transitando per una serie di punti di controllo che vanno frequentati nell’ordine stabilito. La scelta di percorso da un punto di controllo all’altro è libera ed è fondamentale la veloce e precisa lettura della carta topografica. Vince chi impiega il tempo minore; in questo Sport non vince sempre il più veloce, ma colui che è in grado di orientarsi più rapidamente e di fare le scelte di percorso migliori.
Per le gare Federali le categorie previste sono 26 tra maschili e femminili (concorrono dai giovani sotto i 12 anni sino ai "nonni" oltre i 65 anni).
Anche per questo motivo l'Orienteering è definito lo "SPORT PER TUTTI", posto che alla stessa gara, sebbene in categorie diverse e con percorsi diversi, potranno partecipare papà, mamma, figli e figlie e persino i nonni. Naturalmente l’Orienteering può essere praticato tutti i giorni, ognuno con il proprio obiettivo: lo sportivo per allenarsi, la famiglia e l’appassionato per divertirsi e trascorrere una giornata piacevole tra amici ed all’aria aperta.
Si può praticare come sport agonistico oppure semplicemente a livello escursionistico amatoriale, da soli o in compagnia, al solo scopo di stare all’aria aperta e immersi nella natura. Per questi motivi nelle gare sono previste numerose categorie suddivise per sesso, per età e per grado di difficoltà. La pratica dell’Orienteering può essere intesa come un’ottima attività fisica da praticare tutti i giorni, di corsa o come una rilassante passeggiata nelle palestre a cielo aperto che la Natura ci propone.
Mountain Bike Orientamento
La caratteristica fondamentale del Mountain Bike Orientamento è data dal fatto che è obbligatorio, pena la squalifica, percorrere esclusivamente le strade ed i sentieri segnati in carta, evitando tagli o scorciatoie su terreno naturale. Per poter leggere la carta mentre si pedala ed avere le mani libere per la guida, il concorrente dispone di un leggio girevole fissato al manubrio.
Le doti che un bike-orientista deve possedere sono una buona padronanza del mezzo meccanico e la capacità di interpretare con precisione e velocità le diverse soluzioni che il tracciato propone per raggiungere i diversi punti di controllo.
Sci Orientamento
L’attrezzatura e la tecnica sono quelle dello sci da fondo.Per poter leggere la carta mentre si scia ed avere le mani libere, il concorrente dispone di un leggio girevole che viene fissato al petto con delle bretelle.
La formula di gara consiste nella ricerca di alcuni punti di controllo, collocati obbligatoriamente lungo le piste. Il concorrente deve frequentarli nel minor tempo possibile, scegliendo il percorso che ritiene più congeniale alle proprie caratteristiche. La difficoltà è riposta nel fatto che le piste preparate sul terreno sono numerose, tanto che il concorrente si trova di fronte ad una vera e propria ragnatela, riportata con precisione anche sulla carta, attraverso la quale deve districarsi.
Orientamento Di Precisione
Viene chiamato anche Trail Orientamento e richiede al concorrente doti di preciso conoscitore della cartografia. Si tratta di una disciplina che utilizza carta e bussola e stila la classifica in base al punteggio acquisito e non al tempo impiegato nel portare a termine il percorso.
Per questo motivo si adatta molto bene alla pratica anche per chi ha difficoltà di movimento.
Le strade ed i sentieri che costituiscono il percorso di gara sono facilmente percorribili anche da carrozzine a rotelle a spinta o a motore. Frequentando le diverse piazzole di osservazione, il concorrente dovrà riconoscere correttamente il punto esatto in cui si trovano le lanterne sul terreno rispetto alla carta in dotazione ed indicarle sul proprio testimone di gara.
Il punteggio finale viene dato dal numero di lanterne riconosciute correttamente.
La storia dell’Associazione Sportiva – ASD Erebus Orientamento Vicenza
La storia dell' A.S.D. Erebus Orientamento Vicenza si intreccia con quella dell'orienteering vicentino.
Nel 1985 Giorgio Spanevello, instancabile animatore del Comitato Vicentino, progetta con Dario Rappo una unica società di atleti della città di Vicenza e ci riesce: nasce così l'Orientamento Vicenza.
Nel 1990 nasce forse la prima sponsorizzazione dell'orienteering italiano. Dario Marcazzan, imprenditore tessile di Montecchio Precalcino che lavora per le più grandi firme della moda, offre il suo contributo per promuovere questo sport. “Erebus" è un vulcano dell'Antartide e questo riferimento geografico fa molto piacere ai dirigenti che concordano di intitolare la società con questo nome.
L’associazione sportiva dilettantistica Erebus Orientamento Vicenza per i risultati sportivi acquisiti nel 2006, è la 3^ squadra italiana, prendendo come riferimento i campionati e gare nazionali. Un dato che conferma l'etichetta di "società leader" associata in questi anni alla Associazione, che si pone in prima fila con gli altoatesini del Terlaner Orientering Laufer e i trentini dell’US Primiero. Il numero dei tesserati ha superato le 140 unità facendo così dell'Erebus Orientamento Vicenza la società orientistica italiana con il più alto numero di iscritti. Più della metà dei tesserati partecipano attivamente all'attività agonistica regionale e nazionale mentre gli altri sono un prezioso sostegno nelle attività organizzative sempre più numerose intraprese dalla società. In quanto a risultati, l'Erebus Orientamento Vicenza si è sempre piazzato nei ranghi alti delle classifiche italiane.
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