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Alcol. E’ giusto vietarlo nelle ore notturne

21/06/2007
Due notizie che riguardano indirettamente le cosiddette stragi del sabato sera, devono essere prese in seria considerazione. La prima ci informa che la Giunta regionale ha approvato all’unanimità un provvedimento che vieta la vendita di alcolici nelle ore notturne – dall’una alle sei del mattino. La seconda annuncia in dirittura d’arrivo il disegno di Legge governativo che disciplina l’ingestione di alcol degli automobilisti – esso vale anche per i motociclisti - prima e durante la guida. Ambedue i provvedimenti sono un segnale positivo, se si pensa che fino ad ora nessuno si era mai occupato istituzionalmente del problema. Ebbene, anche se qualcuno è scettico sull’imposizione per legge di divieti che in pratica instaurerebbero una specie di proibizionismo, forse siamo sulla buona strada, anche se sarà necessario pensare a ulteriori regole per limitare gli incidenti stradali dovuti a stanchezza e a abuso di alcol. Ma oltre a questi provvedimenti, cosa escogitare per evitare che i guidatori giovanissimi abusino del loro fisico e dell’alcol prima e durante la permanenza nei locali di divertimento ? Ecco alcuni aspetti del disegno di Legge governativo che il Ministro Meandri ha così commentato: “C’erano diverse soluzioni, ma abbiamo scelto, anche in conseguenza di una indagine demoscopica, di optare per la versione del guidatore astemio designato”. Questo per quanto riguarda gli aspetti che riguardano le discoteche e i loro frequentatori. Ma alcune regole dovranno essere stabilite anche per i guidatori normali, quelli per intenderci che una volta si vantavano del tempo impiegato in autostrada da casello a casello. L’idea del “guidatore designato” per la discoteca, nonostante abbia dato buoni risultati negli Stati Uniti e in Nord Europa, ha degli aspetti ancora tutti da verificare. E noto infatti che secondo questo concetto il “designato” si impegna di riportare a casa – sani e salvi- gli amici o le amiche. Egli, quando arriverà al locale di divertimento, in base a questa promessa, riceverà dal gestore o dal suo incaricato, un braccialetto di riconoscimento e naturalmente nella discoteca non gli verranno serviti alcolici. Tutto insomma è affidato alla parola dell’”astemio” e alla correttezza del gestore. Ma servirà veramente tutto questo ? Ben conosciamo la fine di certi nostri divieti, come quello del limite di velocità a 130 chilometri orari o quello di rispettare l’alternanza dei colori dei semafori o gli stop o l’obbligo di allacciare le cinture o quello di portare il casco ecc. Purtroppo in alcuni giovani alberga tuttora il piacere della disobbedienza e quello della sottovalutazione del pericolo. Ricordate, anche noi o alcuni di noi, quando eravamo ragazzi amavamo fare le folli corse da casello a casello, soprattutto quando avevamo a bordo qualche ragazza. Insomma quello che vogliamo dire è che anche se facciamo delle leggi adeguate, come sembrano essere i provvedimento regionali e statali, se non troviamo il mezzo per farlo rispettare dagli automobilisti è tutta fatica sprecata. Insomma le Leggi vanno fatte rispettare e i controlli delle forze dell’Ordine devono essere continui e assidui. Sta bene portarli, come da progetto, da 200 mila a 1 milione, ma se non avremo la possibilità di realizzarli veramente sarà stato tutto inutile. D’altra parte in Spagna i controlli annualmente sono 4 milioni e in Francia addirittura 7 milioni. Ma ripensare ad una nuova politica governativa che imponga la limitazione dell’uso dell’alcol o del più simpatico motto “bere o guidare” non significa aver risolto il problema degli incidenti stradali dei giovani e non solo. Sarà necessario ripensare ad una nuova e più energica politica informativa che, a partire dalla scuola e dalla famiglia, faccia riflettere i nostri ragazzi sulla necessità di regolare diversamente il loro tempo libero.



Gianni Genghini, assoc. Ambiente e Società, Circolo Embera Katio

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