"Uno sguardo al passato immaginando il futuro"
Partendo dalla Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, che lanciò l'idea politica della necessità dell'integrazione europea, la mostra mette in evidenza i momenti cruciali di un percorso storico che iniziò formalmente con la firma dei Trattati di Roma, istitutivi della Comunità Economica Europea e dell’EURATOM nel 1957.
Il percorso della mostra si snoda attorno ai tre temi dell’Europa degli Ideali, quella dei Popoli e quella delle Democrazie.
"L'Europa degli Ideali" ripercorre gli albori del processo, dalla Dichiarazione Schuman ai Trattati firmati in Campidoglio il 25 marzo 1957. In quel breve periodo l'Italia conquistò un ruolo strategico nel disegno comunitario, grazie all'impegno di statisti quali De Gasperi, Spinelli e Martino, in favore di una politica di difesa comune e del principio di iniziativa comunitaria. La mostra racconta quei momenti attraverso i materiali fotografici provenienti dai vari archivi istituzionali e dal Fondo del Corriere della Sera.
Il secondo percorso tematico, "L'Europa dei Popoli", riguarda il rafforzamento delle politiche comuni europee. Nel 1958 nacque la prima politica comune, la Politica Agricola, mentre nel 1968 ha inizio la storia dell'Europa monetaria, attraverso il Piano Werner, che si compirà, in più fasi, la realizzazione dell'unione economica e monetaria e l’introduzione dell’Euro. Vengono ripercorse tutte le fasi salienti che hanno portato alla nascita dell’Unione europea negli anni Novanta .
Infine, "L'Europa delle Democrazie" traccia la storia delle istituzioni europee, in particolare quella del Parlamento europeo, che dal 1979 è eletto a suffragio universale e dell’istituzione motrice dell’integrazione, la Commissione europea. Democrazia che nell’Europa recente significa anche modello di riferimento politico per i paesi usciti dall’area di influenza sovietica, che hanno compiuto la loro strada verso la democrazia nel processo di adesione all’Unione europea realizzatosi negli anni più recenti.
Assume particolare rilievo, all’interno della mostra, la Convenzione che redasse la proposta di Trattato costituzionale nel 2004. Fu un’esperienza rappresentativa non solo delle istituzioni ma per la prima volta anche della società civile, che aprì una fase storica non ancora chiusa, come dimostrano i recenti avvenimenti legati al futuro istituzionale sul ruolo dell’Unione nei prossimi 50 anni. Un dibattito che apre grandi prospettive ai cittadini europei, che per questa opportunità devono ringraziare soprattutto lo spirito che animava i padri fondatori in Campidoglio, in quel piovoso lunedì del marzo 1957.
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