Benchè costantemente trascurati dall'opinione pubblica, i Consorzi di bonifica sono l'unico presidio territoriale permanente, che esiste in Italia. Massimo Gargano, Presidente dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni: “Da anni lo stiamo denunciando, pressochè inascoltati: la strutturale fragilità idrogeologica della Penisola si è accentuata negli anni a causa di una sfrenata urbanizzazione, sorda alle necessità di un uso compatibile del territorio; ad aggravare la situazione c'è l'evidente estremizzazione degli eventi atmosferici, causa scatenante anche della tragedia di Ischia, le cui radici, però, affondano in irresponsabili politiche di utilizzo di un suolo particolarmente a rischio.

Al nuovo Governo ribadiamo la necessità di una nuova politica per il territorio, mettendo a disposizione la nostra esperienza, maturata quotidianamente sul campo. Il Protocollo d' Intesa, siglato, il 14 febbraio scorso, dall' ANBI con la Protezione Civile, va in questa direzione, ma ora competono, alle Autorità preposte, precise scelte di fondo.”

Secondo i dati di Ministero dell'Ambiente ed Unione delle Province d'Italia, nel nostro Paese, oltre due milioni di ettari (pari al 7,1% della superficie totale) sono classificati a “potenziale rischio idrogeologico più alto”; ne sono interessati 5.553 comuni, pari al 68,8% del totale. In alcune regioni (Valle d'Aosta, Umbria, Calabria) risulta a rischio il 100% delle comunità, mentre in altre (Piemonte, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise, Basilicata) tale percentuale è comunque superiore all'85%.

“E' evidente- insiste Gargano- che in un Paese, contrassegnato da tante delicate situazioni, le scelte urbanistiche devono essere concertate fra tutti gli enti deputati alla gestione del territorio, pena il ripetersi di prevedibili tragedie.”

Va, infatti, anche considerato che, nel decennio 1990-2000, la Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) si è ridotta di oltre un milione e ottocentomila ettari: tali aree o sono urbanizzate o sono abbandonate, comportando comunque nuovi problemi di assetto idrogeologico che nel periodo 1993/2003 hanno comportato spese per circa 10.400 milioni di euro per riparare danni da eventi alluvionali, che hanno causato anche 343 vittime.

“Lo ribadiamo- conclude il Presidente dell'ANBI- la salvaguardia idrogeologica deve essere una priorità per il nostro Paese: questo chiediamo al Governo.”



N.B.: alleghiamo schede

IL TERRITORIO ITALIANO

SINTESI DELLE AREE A POTENZIALE RISCHIO IDROGEOLOGICO PIU' ALTO





IL TERRITORIO ITALIANO



REGIONE Superficie territoriale Ha Censimento agricoltura 1990 SAU Ha % Censimento agricoltura 2000 SAU Ha %

Piemonte 2.539.894 1.120.250 44,11 1.068.299 42,06

Valle d’Aosta 326.226 96.594 29,61 71.188 21,82

Lombardia 2.385.855 1.104.278 46,28 1.035.792 43,41

Liguria 541.797 92.483 17,07 62.605 11,56

Trentino A.A. 1.361.831 422.373 31,02 414.404 30,43

Veneto 1.836.456 881.267 47,99 852.744 46,43

Friuli-Venezia Giulia 784.413 256.855 32,74 238.807 30,44

Emilia-Romagna 2.212.318 1.232.220 55,70 1.114.288 50,37

Toscana 2.299.248 927.568 40,34 857.699 37,30

Umbria 845.604 396.185 46,85 367.141 43,42

Marche 969.342 549.143 56,65 503.977 51,99

Lazio 1.720.274 834.151 48,49 724.325 42,11

Abruzzo 1.079.413 521.083 48,27 428.802 39,73

Molise 443.764 250.693 56,49 214.941 48,44

Campania 1.359.533 662.209 48,71 599.954 44,13

Puglia 1.935.725 1.453.865 75,11 1.258.934 65,04

Basilicata 999.227 624.134 62,46 537.695 53,81

Calabria 1.508.032 663.418 43,99 556.503 36,90

Sicilia 2.570.723 1.598.901 62,20 1.281.635 49,86

Sardegna 2.408.989 1.358.229 56,38 1.022.901 42,46

TOTALE 30.128.664 15.045.900 49,94 13.212.634 43,85

SAU = Superficie Agricola Utilizzata