Al Nord torna la preoccupazione per la situazione idrica
28/06/2007
Si va esaurendo il positivo effetto sulla situazione idrica nel Nord Italia, derivato dalle piogge cadute nel mese di giugno. La più volte denunciata carenza di invasi ha confinato il beneficio delle precipitazioni alla mera, per quanto fondamentale, funzione di ristoro ambientale e di sollievo per le campagne, rendendo però impossibile la creazione di scorte idriche. Come previsto, la nota assenza di riserve nevose torna così ora a condizionare i livelli dei grandi laghi, dai quali dipende la situazione idrica del bacino padano: Il lago di Garda ha un livello idrometrico attorno ai 52 centimetri, praticamente la metà della media stagionale; il lago di Como segna un livello di cm. 83,5 contro una media stagionale di cm. 105; l’altezza idrometrica del lago d’Iseo, invece, è pari a cm. 81,6 contro una media di circa 90 centimetri. E’ migliore la situazione del lago Maggiore, che si trova a quota 120,7 ,superiore di 18 centimetri alla media stagionale. La portata del fiume Po a Pontelagoscuro, è di 1058 metri cubi al secondo.
Per il proseguimento della stagione irrigua è quindi necessario l’apporto di qualche ulteriore precipitazione, in particolare sulle Alpi.
Considerando la situazione climatologica complessiva, l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni sottolinea pertanto la necessità di un’oculata e condivisa gestione delle risorse idriche al fine di concludere, senza sofferenze, la stagione irrigua, che si appresta a vivere il periodo di massima intensità.
Nonostante il grande caldo di questi giorni, i confortanti livelli idrici che si registrano, invece, negli invasi dell’Italia meridionale ed insulare garantiscono, anche per le settimane a venire, la regolarità del servizio irriguo in quelle regioni.
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