Dal 'Codice degli appalti' paralisi dei lavori pubblici?
“ Partendo come al solito dall’obbligo di recepire alcune direttive europee, dice in una nota l’Unione Installazione e Impianti della CNA Veneto, ancora una volta il Governo italiano ha deciso di andare oltre alla delega del Parlamento e di stravolgere parti importanti della precedente legge sugli appalti, introducendo novità davvero disgreganti per il sistema, soprattutto a danno delle pmi e delle imprese artigiane.
Il primo elemento di forte critica è la totale assenza di concertazione con il sistema delle rappresentanze imprenditoriali e degli stessi lavoratori.
Un cambiamento così profondo della vecchia Legge Merloni doveva essere il risultato di un confronto aperto e nel merito tra il Governo e le cosiddette parti sociali. Gli stessi tempi previsti per l’entrata in vigore delle nuove disposizioni appaiono insufficienti, se consideriamo che siamo di fronte ad un provvedimento di oltre 250 articoli.
Una legge come questa avrebbe dovuto essere l’occasione per rilanciare la competitività del sistema – Italia, valorizzando il ruolo e la qualità delle imprese. Invece alcuni degli istituti introdotti, come l’avvalimento ( cioè la possibilità di utilizzare i requisiti di altre imprese per potere partecipare agli appalti pubblici) costituiscono la base per svilire gli elementi costitutivi dell’impresa, il fare ed il saper fare, che sono la caratteristica di un sistema imprenditoriale che vede nell’artigianato e nelle pmi la propria linfa vitale.
Infine non si può evitare di prendere atto che lo Stato ha deciso di abdicare al suo ruolo di regolatore e di controllore del mercato, visto che ha deciso di affidare all’Autorità di Vigilanza questi compiti.
Una scelta davvero discutibile che non risponde ai canoni del confronto e della collaborazione tra le rappresentanze degli interessi e chi ha l’onere di governare e di legiferare.
Noi crediamo che uno dei primi atti del nuovo Governo debba essere il rinvio dell’applicazione di questa legge, prevedendo un tempo congruo per garantire l’apertura di un confronto nel merito che coinvolga tutte le parti interessate.”
Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277
- e-mail:
- info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it - telefono:
- +39 041 5952 495
+39 041 5952 438 - fax:
- +39 041 5959 224
- uffici:
- via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina
Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
-
Direttore:
Fabrizio Stelluto -
Caporedattore
Cristina De Rossi -
Webmaster
Eros Zabeo -
Sede:
via Elsa Morante, 5/6
30020 Marcon
Venezia - Informativa cookies