Accordo Veneto Trentino per comuni di confine
“A questa ingiustizia – ha proseguito il presidente del Veneto – c’è chi risponde cercando di andarsene, di passare da una Regione all’altra: è una risposta che crea solo illusioni e scontento, senza risolvere il problema. Ma c’è anche una risposta seria, concreta e praticabile, che è quella che oggi avviamo, perché non è trasferendo i confini che si risponde ad una questione del genere”.
“Non sono nemico delle autonomie speciali – ha quindi sottolineato Galan – ma se dovessi accorgermi che le prerogative della specialità vengono usate per attrarre Comuni veneti, per alimentare illusioni, sarò inflessibile e ricorrerò a tutti i mezzi e a tutte le Corti di giustizia nazionali e internazionali. Se ciò non avverrà, nel Veneto le autonomie speciali troveranno un alleato”.
“Oggi abbiamo dato una risposta, non definitiva e parziale, ma la migliore possibile in questo momento; è una prima risposta da perseguire e proseguire. La risposta vera e definitiva è una sola, e sta nell’autonomia e nel federalismo, quello vero, che significa assunzione di responsabilità. Nessuno obbligava il Trentino a sottoscrivere questo accordo, ma insieme abbiamo scelto la via più responsabile, anche più difficile e complicata dal punto di vista amministrativo ma, come ha ricordato lo stesso Dellai, è la via della cooperazione, della condivisione, della comune assunzione di responsabilità, con i mezzi e le competenze dei quali siamo portatori”.,