Passante di Mestre: urgente la mitigazione ambientale
Si quantifica anche con il bilancio delle espropriazioni la realizzazione del “Passante di Mestre”, una delle opere più importanti e costose in fase di realizzazione in Italia e che andrà a ridisegnare il traffico viario internazionale e locale, nonché a cambiare la vita di quanti hanno abitato e lavorato nelle aree di campagna limitrofe. Ad oggi di fatto, il percorso di espropriazione e delle relative indennità, costruito passo per passo dalle Organizzazioni professionali agricole e dalle Amministrazioni Locali, si può dire concluso ed il giudizio è complessivamente positivo seppure non manchino alcune criticità.
“L’accordo siglato ad ottobre del 2003 con il Commissario Straordinario per il Passante di Mestre, Silvano Vernizzi, e le ditte espropriande è stato nel complesso rispettato, anche se riteniamo carenti le indennità concesse alle abitazioni in fascia di rispetto e quelle destinate alle attività produttive adiacenti, ad esempio le stalle ed i magazzini – ha spiegato Pasquale Compagnin, vice Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Venezia, l’organizzazione di categoria che ha seguito in questi tre anni oltre 200 procedimenti di esproprio, in occasione di un incontro per fare il punto sulla “Questione Passante Verde” tenutosi a Salzano, nel veneziano – Ora è però necessario procedere subito con una pianificazione degli interventi di mitigazione ambientale a favore delle aziende agricole e delle abitazioni rimaste, utilizzando gli stessi parametri inseriti nel Piano di Sviluppo Rurale 2007-13 approvato dalla Regione Veneto”.
La CIA di Venezia riferisce che gli agricoltori sono pronti a realizzare autonomamente il cosiddetto “Passante Verde”, a procedere cioè con la piantumazione di alte fasce alberate e siepi di protezione, purchè arrivino i finanziamenti necessari o dal Ministero competente o dall’Amministrazione Regionale, somma che, per la mitigazione dell’intero tracciato, è stimabile sull’ordine dei cento milioni di euro.
Istanze condivise anche dai principali Comuni interessati dall’attraversamento del Passante, vale a dire Mirano, Salzano, Martellago e Scorzè, i cui sindaci hanno partecipato all’incontro promosso dall’Organizzazione sindacale, chiedendo alla CIA di Venezia di farsi portavoce dei diritti degli agricoltori e dei cittadini coinvolti, primo fra tutti quello di poter scegliere in piena libertà di restare, anche se “con le finestre aperte sull’autostrada”, oppure andarsene.
Con le conquiste raggiunte e le ulteriori richieste da avanzare, il percorso intrapreso fino ad oggi è, per la CIA di Venezia, il modello di una concertazione possibile tra le parti che vorrebbe essere preso da esempio anche negli scenari futuri. “Il Veneto e l’area del veneziano saranno al centro di nuove programmazioni in materia di infrastrutture. Mi riferisco alla terza corsia dell’A4, alla Romea commerciale, alle strade di collegamento per l’idrovia Venezia-Padova fino ai possibili potenziamenti ferroviari verso le spiagge, che comporteranno nuove espropriazioni di terreni agricoli. Necessariamente la concertazione ed il confronto continuo con le categorie, è l’unica strada possibile”, ha commentato Mario Quaresimin, presidente di CIA Venezia a margine dell’incontro.
Francesca Delle Vedove