Storia delle nostre terre e delle nostre acque dal 1600
D’altra parte il tema, che verteva sulla documentazione della tutela del territorio veneto, è importante e di strettissima attualità, visti i dissesti territoriali verificatisi in passato, in parte determinate dai cambiamenti climatici in atto. Ma non si è parlato solo di dissesto idrogeologico e della necessità che la Regione Veneto rediga una nuova Legge sulla Bonifica ma di altri argomenti. centrali ai finanziamenti pubblici e allo stato dell’arte delle opere già in cantiere. Insomma un dibattito pacato ma deciso, anche in considerazione della variegatura dei convenuti che, oltre agli operatori consortili ha visto la presenza delle più importanti associazioni agricole, sindacali e ambientali. Tra l’altro, alcuni relatori hanno sottolineato che si dovrebbe adottare una linea più ferma contro chi reca danni irreparabili al territorio. Infatti il professor Pavanello dell’Università di Padova ha svelato che la Serenissima adottava, contro chi danneggiava l’ambiente e il territorio, dei provvedimenti severissimi che potevano condurre il responsabile anche sul patibolo. In chiusura Antonio Tomezzoli, vice presidente nazionale dell’Anbi e presidente dell’U.v.b. ha fatto i complimenti ai dirigenti del Bacchiglione Brenta per l’opera informatica sul “Catastico” e ha chiesto a tutti gli addetti ai lavori una maggiore veicolazione dell’informazione sul cose che i Consorzi stanno facendo per la tutela del territorio. Anche Angelo Boschetti, neo presidente della Zip – ha sottolineato l’importanza dell’informazione e della collaborazione tra gli operatori economici e le istituzioni che sono preposte alla protezione dell’ambiente e del territorio. Da notare l’intervento “Catastico”, preciso e storicamente molto interessante, del professor Italo Pavanello. Insomma decisamente interessante questo convegno che ha sottolineato l’importanza della conservazione del territorio, anche nell’ottica dei cambiamenti geo-climatici che potrebbero mettere a dura prova le misure di salvaguardia idrogeologica adottate, alcune delle quali, forse le più importanti, sono state prese dalla Serenissima.
Gianni Genghini . per il Corveneto