Vacanze: i cibi del relax per dimenticare lo stress da città
17/07/2007
Per dimenticare in fretta lo stress della città e trascorrere vacanze rilassanti e di riposo occorre scegliere cibi adeguati come pasta, riso, insalate, yogurt, formaggi freschi, uova bollite e frutta dolce (uva, pesche e nettarine) che aiutano a rilassare l'organismo. E’ quanto consiglia la Coldiretti nel sottolineare che sono gli alimenti conditi con molto pepe e sale ma anche con curry, paprika in abbondanza ed ancora patatine in sacchetto, salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina, i veri nemici del riposo che le alte temperature rendono più difficile. Attenzione però anche a caffè, cacao e superalcolicii che spesso accompagnano le serate in compagnia nei luoghi di vacanza ed anche agli alimenti in scatola che garantiscono praticità ai turisti che non vogliono perdere tempo nella preparazione dei cibi ma che - precisa la Coldiretti - sono considerati a "rischio" per chi vuole riposare tranquillamente. Esistono invece cibi che - evidenzia la Coldiretti - aiutano a rilassarsi per la presenza di un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione ma effetti positivi nella dieta serale si hanno con legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi e yogurt,. Tra le verdure - ricorda ancora la Coldiretti - al primo posto la lattuga, seguita da cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il riposo. Con l'arrivo dell’estate - sottolinea la Coldiretti - si è registrato un boom per le insalate pronto uso chiamate in soccorso per recuperare la forma perduta e superare la prova bikini con un aumento del 23 per cento su base annua nel valore degli acquisti di verdure già lavate e tagliate. La necessità di risparmiare tempo ma anche l'esigenza di recuperare la linea spinge verso questi cibi genuini e rinfrescanti, per difendersi dagli effetti del clima, che trovano spazio nel carrello della spesa di quasi un italiano su due. I prodotti maggiormente richiesti sono le insalate miste o tenere (92 per cento), ma non manca chi preferisce le carote o i pomodorini. La crescita della domanda sembra dimostrare - continua la Coldiretti - che la necessità di risparmiare tempo prevale su quella di contenere le spese alimentari, tenuto conto del fatto che il prezzo medio della “verdura in sacchetto” pronta per l'uso è mediamente di poco superiore a 8 euro al chilo, quasi sei volte superiore rispetto a quello dello stesso prodotto venduto sfuso. La cosiddetta “quarta gamma” è - sostiene la Coldiretti - uno dei comparti più dinamici dell'agroalimentare tradizionale e oggi rappresenta il 7,9 per cento del valore di mercato degli ortaggi freschi acquistati dalle famiglie. Nel 2006 le vendite - conclude la Coldiretti - hanno raggiunto oltre 40 milioni di chili per una spesa di 330 milioni di euro per soli acquisti familiari, secondo i dati Ismea Ac Nielsen.
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