Sempre più domestico il consumo dei vini Spumanti italiani
17/07/2007
Gli Spumanti – fonte l’Osservatorio del Forum Spumanti d’Italia – fanno segnare nel primo semestre 2007 una crescita del 9,9% medio di ordini e di vendite. Questo il dato sintetico e positivo che emerge dal sondaggio a campione e dal monitoraggio compiuto dal Forum Spumanti d’Italia grazie alle risposte del questionario inviato alle 700 singole imprese spumantistiche nazionali. Le risposte complete e in tempo sono pervenute da 107 case che rappresentano in volume oltre il 75% del totale. La significatività dei dati è garantita anche dalla comparazione con lo stesso sondaggio svolto nel 2006 e dalla collaborazione di Ismea-Ac Nielsen impegnati nella elaborazione di tutti dati raccolti e riferiti all’annata 2006 che saranno presentati l’8 di settembre al Forum Spumanti d’Italia in Villa dei Cedri, a Valdobbiadene. In termini di valore l’incremento di spesa però non è stato pari alla crescita dei volumi a significare che c’è stato ad inizio anno un calo del prezzo medio oppure che il maggiore sviluppo degli ordini si è indirizzato verso i prodotti di prezzo più contenuto: questo è stato riscontrato soprattutto nei paesi che dipendono dal cambio del dollaro. Gli ordini migliori sono pervenuti dai mercati Usa e Giappone, rispettivamente + 19 % e + 9 % . Sempre da una indagine Ismea-Ac Nielsen (partner dell’Osservatorio Nazionale Economico Spumanti -Ones) risulta che nel primo semestre 8,5 bottiglie su 10 consumate sono di Spumanti Brut e Secchi e che in 6 mesi le vendite nazionali non superano il 15% del totale, con i picchi delle feste pasquali e del periodo di vacanze estive. Il Forum Spumanti d’Italia ha chiesto al noto web-site www.winenews.it di sondare i propri “ enonauti o wine lovers” sul consumo estivo e sulle tipologie di consumo degli Spumanti durante l’Estate. In termini di incremento di valore il dato più eclatante viene sempre dagli Usa dove si riscontra un ulteriore passo avanti nella bilancia per un + 24% contro un + 19% dei volumi. Un segnale fortemente positivo viene anche dalla Germania (+ 18% rispetto al primo semestre del 2006) che sta riprendendo un ritmo di crescita buono ed interessante è anche l’incremento verso la Spagna e la Francia, tradizionalmente mercati chiusi. Soprattutto verso la Francia cresce la reimportazione di Campagne spedito in Italia e la esportazione di Asti docg e Prosecco doc. Grande successo del vino italiano anche nel Regno Unito dove è destinato oltre il 10% del totale export, con un incremento della tipologia “bollicine spumante” del 16,5% rispetto all’anno precedente. Esploit in Russia con un + 60% in quantità e un + 70% in valore, ottimo segnale anche se i numeri di partenza sono relativamente bassi. Sugli Spumanti, conferma il sondaggio del Forum Spumanti d’Italia svolto sui consumatori appassionati-abituali (più di 7 bottiglie l’anno consumate), non esiste una cultura al consumo quotidiano e continuo, bensì è confermato un consumo occasionale ed estemporaneo e la bottiglia di Spumante è ancora legata per l’80% ad occasioni di festa. Eppure – ultimo dato disponibile del semestre 2007 – è in crescita il consumo di bottiglie di Spumanti fra le mura di casa: testimoniato da un aumento degli acquisti nella Grande Distribuzione e direttamente in cantina, come confermano le imprese spumantistiche soprattutto di territori come la Franciacorta e Valdobbiadene. Ancora in crescita l’attenzione femminile verso i vini Spumanti, fra i 35 e 45 anni, single e amanti degli Spumanti rosati (oltre il 55% delle intervistate). Il vino rosato, in un anno, ha raddoppiato i consumi negli Usa e in Inghilterra. Lo Spumante Rosè Brut (per il 30% degli intervistati al Forum Spumanti d’Italia) sarà il vino più richiesto nel 2007 perché più ricco di aromi, con un ampio abbinamento a tavola, ideale come aperitivo, colore attraente e seducente (così lo definisce il 35% degli intervistati under30).
Più in dettaglio, nel consumo domestico vincono gli Spumanti secchi e brut con un + 9%.
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