Festival Filo d’Arianna ad Auronzo di Cadore (BL)
Comune di Auronzo di Cadore Comunità Montana Centro Cadore
Assessore alla Cultura Presidente
Tatiana Pais Becher Flaminio Da Deppo
E la città si fa teatro, teatro di visioni, teatro di emozioni.
Sempre più forte è, infatti, la vocazione del Filo d’Arianna a mescolarsi con il tessuto urbano e ambientale, quale traccia che rivela e declina, con il linguaggio estetico dell’arte, il paesaggio umano che, il più delle volte, abitiamo inconsapevoli.
Un Festival che esplora ambienti naturali e architetture con l’intento di ricongiungere saperi diversi, saperi che si modificano con il mutare dei contesti. Teatro danza e musica dialogano tra loro ad Auronzo e disegnano nuovi paesaggi della scena per raccontare il territorio attraverso il mito, così come dentro la sua storia.
In suggestivi contesti naturali è ambientato il progetto che il Filo d’Arianna dedica a Giuliano Scabia e alla sua scrittura visionaria che trae alimento dai miti delle acque e delle foreste, con i due appuntamenti: Teatro con bosco e animali, spettacolo itinerante a Cima Gogna il 27 luglio, e Nelle foreste sorelle il 26 luglio.
Al tema ecologico dell’emergenza acqua, invece, è dedicato Amare acque dolci della compagnia Erbamil, realizzato in collaborazione con WWF Italia. Qui si ride per pensare, mentre giochi d’acqua aggiungono un tocco di magia e sorpresa alla rappresentazione.
Preziosi paesaggi dell'anima si dispiegano in Canto, nuovissimo spettacolo della coreografa Laura Pulin. Angeli danzanti si leveranno in volo su musiche da Chopin a Shostakovich, messaggeri di luce e di gioia, antidoti al nostro soffrire quotidiano.
E al cielo, libero e leggero, sarà rivolto il grido di Michele Sambin in quel Più de la vita, intensa performance con musiche eseguite dal vivo, tratta dalla lettera all’Alvarotto del Ruzante, testamento spirituale di questo importante autore veneto e inno alla vita.
Una vita che grazie alla cultura e ai diversi linguaggi delle arti ci piace immaginare irrorata di nuova linfa, la stessa che anima e sostiene la determinazione di chi, e siamo in tanti, da anni, con amore, realizza e segue questo Festival.
il direttore artistico
Daniela Nicosia
Auronzo di Cadore - BL
martedì 24 luglio
CANTO
di Laura Pulin
Compagnia Nu.D.I. in coproduzione con Compagnia Teatro Nuovo
mercoledì 25 luglio
AMARE ACQUE DOLCI
di Fabio Comana
con Michele Cremaschi, Michele Eynard, Federica Molteni, Luciano Pastori
Erbamil
giovedì 26 luglio
NELLE FORESTE SORELLE
di e con Giuliano Scabia
venerdì 27 luglio
TEATRO CON BOSCO E ANIMALI
di e con Giuliano Scabia
PIÙ DE LA VITA
assolo per voce corpo e strumenti
dalla Lettera all’Alvarotto di Ruzante
di e con Michele Sambin
Tam Teatromusica
Danza
CANTO
di Laura Pulin
con Haizam Abdalla Garcia, Bledi Bejleri, Catia Dalla Muta, Elena Friso, Vincenzo Lacassia, Katja Muschter, Vincenzo Persi e Letizia Corradin
Compagnia Nu.D.I. in coproduzione con Compagnia Teatro Nuovo
... lui apprese il volo, io imparai la vita
e lentamente l’un l’altro ci riconoscemmo...
da Canti di Angeli Rainer Maria Rilke
Chi sono gli Angeli? Presenze divise fra Cielo e Terra, messaggeri di felicità e grazia, che evocano visioni di rara suggestione ed intensità. Sono l'inimmaginabile immaginato. L’Angelo è il fiume che attraversa i due regni, come scrive Rainer Maria Rilke, è colui che abita nei nostri sogni, negli spazi più intimi della nostra anima. Canto propone una meditazione gestuale, musicale e coreografica, pervasa da un’impalpabile bellezza ed ironia, con l’intento di esprimere, nella diversità degli interpreti, un mosaico misterioso di emozioni dove convivono desideri, silenzio e amore. In un immaginario percorso dalla Terra al Cielo e dal Cielo alla Terra si delineano figure angeliche, creature che vivono uno spazio altro. Il corpo dei danzatori disegna una danza limpida e forte che accompagna il pubblico in un’atmosfera rarefatta, narrando la sintesi tra il mondo spirituale e quello materiale legato alle debolezze dell’uomo e alle sue caducità. Con la speranza che gli Angeli da lassù ci sorridano..
AURONZO DI CADORE – Piazza Santa Giustina
MARTEDÌ 24 LUGLIO h 21.15
ingresso libero
Laura Pulin ballerina, coreografa e direttrice artistica, inizia lo studio della danza classica a Padova sotto la guida di Egilda Cecchini. Si perfeziona con numerosi maestri, tra cui Zarko Prebil, Victor Rona, Peter Goss, Elsa Piperno, Joseph Fontano, Françoise Dupuy, Lia Calizza, Rosalia Cladek, Alberto Testa. Ha al suo attivo numerose collaborazioni con Teatri dove è impegnata in attività di insegnamento, è inoltre docente in stage e seminari in Italia e all’estero. Dopo un lungo percorso didattico e coreografico, ha fondato la compagnia Nu.D.I. – Nuova Danza Indipendente – una nuova realtà, un nuovo spazio, contenitore ampio per ogni forma d’Arte e di Cultura, con l’intento di promuovere, realizzare e produrre eventi e progetti. È un punto di riferimento per artisti, spettatori, in cui ognuno trova un sapiente confronto tra diverse forme artistiche.
Teatro
AMARE ACQUE DOLCI
di Fabio Comana
con Michele Cremaschi, Michele Eynard, Federica Molteni, Luciano Pastori
Erbamil
Come si comporterebbe una famiglia italiana media, padre, madre e figlio unico, se improvvisamente una mattina l’acqua non sgorgasse più dai rubinetti? E se non arrivasse più per qualche giorno, per una settimana? L’acqua, preziosa e vitale risorsa per l’intero pianeta, è la protagonista di questo originale spettacolo che intesse contenuti informativi, ritmo e senso della comicità, ricostruendo il quadro complessivo di una questione che chiama in causa le responsabilità dei governi, gli interessi dell’economia globale ma anche i comportamenti di ciascuno. Nello stile di Erbamil si ride per pensare, unendo l'impegno ecologico al piacere di divertirsi. I trucchi e i giochi d'acqua aggiungono un tocco di magia e sorpresa alla comicità degli attori e alla suggestione delle musiche.
AURONZO DI CADORE - Lago di Auronzo, località Bucintoro
MERCOLEDì 25 LUGLIO h 21.15
ingresso libero
Erbamil, fondata nel 1989 da Fabio Comana, Barbara Covelli, Silvia Briozzo e Michele Eynard, da sempre è una compagnia teatrale in continua ricerca, impegnata in un modo di fare ed essere teatro per sollevare domande, non per dare risposte. Negli spettacoli realizzati si guarda con attenzione al linguaggio, per un teatro vivo, divertente e coinvolgente, si indagano le tematiche attuali ed urgenti, come l'ecologia, si studiano nuovi spazi e modi per inventare eventi teatrali che siano occasione di incontro ravvicinato fra attori e pubblico. Finalista al Premio Scenario 1991 con lo spettacolo Vuoti a rendere, la compagnia ha realizzato numerose produzioni, seguendo un'originale linea di ricerca drammaturgica, in grado di comunicare con immediatezza temi ed emozioni del quotidiano, spesso filtrati dallo sguardo disincantato e leggero dell'ironia.
Teatro
NELLE FORESTE SORELLE
nuove straordinarie avventure di Nane Oca
alla ricerca del mistero dei racconti
di e con Giuliano Scabia
Nane (Giovanni) Oca è il protagonista dei romanzi Nane Oca e Le foreste sorelle, saga realistico fantastica ambientata nel Pavano Antico, territorio circondato dalla Pavante Foresta estesa da ogni lato. Intorno alla Pavante Foresta, infinite, stanno le foreste sorelle. Giovanni assiste all’incredibile rapimento di suor Gabriella. Sarà lei che, per destino, porterà agli uomini un misterioso elisir... Giuliano Scabia, con un teatro fatto di poesia, un teatro che, come scrive Gianni Celati, non partecipa al fasto del consumo illimitato […] inevitabilmente si pone il problema di far riserva di splendore, ci accompagna attraverso un mondo fantastico, popolato di incredibili avventure e colpi di scena.
AURONZO DI CADORE – Piazzetta di via Aiarnola
GIOVEDì 26 LUGLIO h 18.00
ingresso libero
Giuliano Scabia (Padova, 1935), poeta, drammaturgo e romanziere, uno degli iniziatori del Nuovo Teatro, dal 1973 docente di drammaturgia al DAMS, Università di Bologna, «è stato il protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive e visionarie degli ultimi vent’anni» (Celati, 1990). Dopo aver collaborato con Nono nella scrittura del Diario italiano e de La fabbrica illuminata, è stato uno degli iniziatori del Nuovo Teatro (Zip, Biennale di Venezia, 1965, con Quartucci e Luzzati) e l’ideatore di situazioni teatrali e comunitarie memorabili, come quelle dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste (di cui parla nel libro Marco Cavallo, Torino, Einaudi, 1976), o quella con un gruppo di attori-studenti attraverso l’Appennino emiliano (di cui parla nel libro Il Gorilla Quadrumàno, Milano, Feltrinelli 1976), o quella de Il Diavolo e il suo Angelo (1979-1985) attraverso paesi e città. Negli ultimi tempi ha quasi completato i circa 40 testi (commedie, lettere, poemi, racconti) che costituiscono il ciclo del Teatro Vagante, un teatro raccontabile oltre che rappresentabile, che frequentemente è andato a recitare da solo, in case di conoscenti e amici, in piccole comunità che si formano per ascoltare seguendolo a volte in lunghe camminate nei boschi.
Teatro
TEATRO CON BOSCO E ANIMALI
camminando e ascoltando qualche musica di flauto e violino
di e con Giuliano Scabia
e con la gentile partecipazione di Alice Doriguzzi flauto e Enrico Giubarelli violino
Questo spettacolo itinerante si snoda attraverso un percorso a tappe, nel quale, grazie all'abilità narrativa di Giuliano Scabia, vedremo apparire come per incanto lupi, cinghiali e addirittura un Teatro Vagante, sopra le selve. Per me Orfeo, il capo della poesia, e Dioniso, il capo del teatro, sono due nomi maschera di una stessa figura, il corpo voce che canta, racconta e recita. Teatro con bosco e animali è composto da lettere, testi teatrali, racconti ed è quasi il manifesto del mio teatro – racconta l'autore – Sta al centro del Ciclo del Teatro Vagante, ne costituisce il cuore. In ognuno di noi, sono convinto, c’è un bosco – il bosco dell’anima e gli animali sono gli abitanti dell’anima. Il bosco interno va irrorato e gli animali nutriti – per non diventare, noi, aridi e morti.
AURONZO DI CADORE – Cima Gogna
VENERDÌ 27 LUGLIO h 18.00
ingresso libero
Le origini di Gogna, anticamente chiamata Agonia, risalgono al periodo preromano quando queste valli erano popolate dai Celti e dai Reti. In seguito venne conquistata dai romani e invasa dalle popolazioni barbariche. La memoria degli anziani ci ha tramandato la leggenda che nel 452 d.C. gli Unni di Attila rasero al suolo la città e il suo castello e che da quel giorno essa non venne più ricostruita. La confluenza del fiume Ansiei con il Piave, l'incontro delle strade e delle valli provenienti dal Friuli, dal Comelico, da Misurina e dal Centro Cadore hanno reso questo centro d'importanza strategica, sia veicolare che commerciale e militare.
Gogna è famosa anche per le sue terme, ricche di sorgenti ferrugginose, solforose e magnesiche, sfruttate da millenni e rese famose dalle soste durante la campagna Gallica di Giulio Cesare e dalle visite della Regina Margherita.
Teatro
PIÙ DE LA VITA
assolo per voce corpo e strumenti
dalla Lettera all’Alvarotto di Ruzante
di e con Michele Sambin
Un sogno, un viaggio animato da visioni, un affresco di immagini generato da parole che sono suoni e che diventano musica che a sua volta evoca paesaggi, di un passato che rimane sempre presente. Questa è per Sambin la Lettera all'Alvarotto di Ruzante, ne condivide il senso, un inno alla vita pieno di vitalità, ma attraversato dalla malinconia. La struttura procede per immagini, per quadri metaforici più che per narrazione e il linguaggio è arcaico e raffinato allo stesso tempo, come una partitura di parole da suonare. Da un intreccio tra arte e vita, tra passato e presente, tra teatro e musica ha origine Più de la vita. Michele Sambin recita Ruzante, questo grande e dimenticato autore che nel cinquecento già sapeva quale ricchezza racchiudano i diversi universi linguistici popolari e dotti che l'uomo non cessa di edificare e impastare fra loro. Il Beolco nella Lettera all’Avarotto dà una nuova versione della sua maschera di Ruzante, delinea un letterato provvisto di un ideale rustico, ma che si compiace giocando con la sua immagine. Il suo testamento è ancora una volta paradossale, invece di fissare un’immagine definitiva, indica come caratteristica principale il suo aspetto molteplice e sfuggente.
AURONZO DI CADORE – Cima Gogna
VENERDÌ 27 LUGLIO h 21.15
ingresso libero
Tam Teatromusica, formazione artistica fondata nel 1980 da Sambin, Dupont, Allegro, è compagnia di produzione e progetto che si esprime nell'area della ricerca e della sperimentazione sui linguaggi. Dalla data di fondazione attua con continuità una poetica che è incrocio e sinergia dei linguaggi visivi e musicali e che si concretizza in produzioni teatrali ed eventi performativi teatro musicali (Children's Corner, produzione Teatro alla Scala, Ages produzione RAI, Fuore de mi medesmo produzione Veneto Teatro & Santarcangelo dei teatri). Nel 1992 inizia un percorso di radicamento sul territorio che procede parallelo alla creazione e che dà origine al progetto Teatro Carcere, un laboratorio permanente con creazione di eventi teatrali con i detenuti e al progetto Atti Minori realizzato in collaborazione con ETI e Ministero di Giustizia per adolescenti con percorsi penali. La necessità di sperimentare nuove collaborazioni porta la compagnia a siglare forme di coproduzioni sia nazionali che internazionali e alla creazione di una rete di collegamento con strutture e festival europei.
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