Costi della politica: in Veneto spesa triplicata in 20 anni
Comuni del Veneto. Numerosità degli amministratori comunali (consiglieri e assessori).
Classe demografica 1986 1991 1996 2001 2006
Fino a 1.000 ab. 780 760 585 602 635
Da 1.000 a 3.000 ab. 3.582 3.582 2.630 2.716 2.915
Da 3.000 a 5.000 ab. 3.488 3.488 2.743 2.733 2.525
Da 5.000 a 10.000 ab. 3.996 4.016 3.101 3.115 3.245
Da 10.000 a 30.000 ab. 2.690 2.690 1.998 2.054 2.519
Da 30.000 a 50.000 ab. 294 294 232 236 297
Oltre 50.000 ab. 425 419 341 354 367
TOTALE 15.255 15.249 11.630 11.810 12.503
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ministero dell’Interno
Il dato è contenuto in una ricerca della Confartigianato del Veneto sui costi della politica, realizzato dallo Studio Sintesi: “Per avere un quadro esauriente dei costi della politica nella nostra regione, andrebbero aggiunti gli amministratori e consiglieri delle Province, della Regione, degli enti e delle aziende locali di servizi, i cui vertici sono quasi sempre occupati da personaggi politici –spiega Vendemiano Sartor, presidente regionale della Confartigianato- Ma anche così, il quadro che si delinea è significativo, i costi della politica stanno crescendo, nonostante le norme che nello scorso decennio sono state introdotte per ridurre il numero dei rappresentanti politici negli enti locali. Tra il 1986 e il 2006, in venti anni, a valori attualizzati i sindaci hanno visto crescere la propria indennità anche del 200 per cento, soprattutto nei piccoli comuni, mentre in quelli oltre i 50 mila abitanti l’aumento è stato molto più moderato, inferiore al 70%. In base alle nostre analisi, sempre a valori attualizzati al 2006, i costi dei politici sono mediamente raddoppiati, sia che si tratti di persona che si sono messe in aspettativa, sia che abbiano continuato a lavorare”.
Dell’esercito di 12.500 rappresentanti del popolo nei comuni del Veneto, 9.092 sono consiglieri comunali, in forte calo rispetto agli 11.565 del 1986. Ma nel 1996 erano scesi a 8.967, poi c’ è stata una leggera ripresa. Un vero boom, invece, nell’ ultimo decennio hanno conosciuto gli assessori: dai 3.690 dell’86 erano scesi dieci anni dopo a 2.663, per schizzare nel 2006 a 3.411. Tutti necessari, tutti essenziali per una migliore qualità della politica locale?
“Certamente, va detto che gli amministratori locali non sono la pietra dello scandalo, soprattutto qui in Veneto, nel panorama dei costi della politica –commenta Sartor-. Sono in trincea, devono rispondere alle esigenze della popolazione, con incombenze crescenti e risorse in calo. Ciò non toglie che i costi siano elevati, tra i 6,36 e i 12,22 euro per ogni cittadino, per i soli comuni. Se poi aggiungiamo tutto il resto, la spesa pro capite cresce enormemente, e crescono anche gli sprechi: e si capisce facilmente perché vi sia una così
forte insofferenza per la politica, si capisce perché il federalismo fiscale sia ormai diventato un passaggio ineludibile, perché la richiesta di tagliare i costi della politica e di moralizzarla venga da sempre più persone, di ogni appartenenza politica”.
Che fare? “Federalismo a parte, è evidente che occorrerebbe che vi fossero meno comuni, che quelli più piccoli si fondessero tra loro: i costi della politica diminuirebbero automaticamente. Quantomeno, occorre che vengano messi in comune numerosi servizi, ad esempio la vigilanza urbana. Inoltre, il settore dei servizi deve restare pubblico per le decisioni e il controllo, ma privatizzato per la gestione, dai trasporti ai rifiuti. Assistiamo invece ad un crescente impegno degli enti locali nella gestione di servizi ed attività che altri potrebbero fare, indifferenti ai costi che vengono scaricati sulla collettività”.
Indennità annuale prevista per sindaci e variazione percentuale periodo 1986 – 2006
(Valori attualizzati al 2006 – euro)
Popolazione 1986 2006 Var. %
3.000 5.036 15.618 210,1
5.000 7.554 23.426 210,1
10.000 10.072 30.120 199,1
30.000 20.143 33.466 66,1
50.000 22.661 37.371 64,9
100.000 27.697 44.622 61,1
250.000 32.733 54.104 65,3
500.000 37.769 62.471 65,4
1.000.000 50.358 84.224 67,2
Nota: per un sindaco che ha optato per l’aspettativa non retribuita.
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ministero dell’Interno
Comuni del Veneto. Dinamica dei costi della politica (stima)
(valori attualizzati al 2006 – euro)
Spesa minima Spesa massima
Spesa complessiva in euro
1986 16.359.578 17.794.670
1991 12.350.713 13.436.604
1996 8.420.725 9.289.665
2001 32.502.367 62.190.270
2006 28.675.607 55.084.457
Spesa media per comune in euro
1986 28.109 30.325
1991 21.256 22.935
1996 14.518 15.865
2001 55.942 107.040
2006 49.526 95.137
Nota: il margine tra spesa minima e massima concerne la possibilità che gli amministratori locali scelgano o meno
di venire collocati in aspettativa lavorativa: se non optano per l'aspettativa, le indennità vengono decurtate del 50%.
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ministero dell’Interno
Comuni del Veneto. Spesa procapite comunale di un anno di politica (stima)
(valori attualizzati al 2006 – euro)
Anno Spesa Fino a 5.000 ab. Da 5.000 a 10.000 ab. Oltre 10.000 ab. Totale
1986 minima 3,43 6,21 2,75 3,74
massima 3,33 4,04
1991 minima 2,59 4,67 2,08 2,83
massima 2,52 3,05
1996 minima 1,93 2,84 1,50 1,93
massima 1,85 2,11
2001 minima 8,20 10,00 5,80 7,42
massima 15,29 19,46 11,15 14,20
2006 minima 7,08 9,25 4,80 6,36
massima 13,25 18,07 9,24 12,22
Nota: il margine tra spesa minima e massima concerne la possibilità che gli amministratori locali scelgano o meno
di venire collocati in aspettativa lavorativa: se non optano per l'aspettativa, le indennità vengono decurtate del 50%.
Elaborazione Centro Studi Sintesi su dati Ministero dell’Interno
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