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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Le stelle cadenti d’agosto ovvero le Perseidi

06/08/2007
“…e le stelle si staccarono dal cielo nero, lasciando scie luminosissime che parvero precipitare al suolo e la gente le guardava con stupore e ammirazione”. In questa frase, scritta da Mary Goldstein una poetessa canadese del secolo scorso, c’è tutta la magia di una pioggia di meteore nella notte di S. Lorenzo. Avete mai provato, in una di quelle splendide notti estive delle “stelle cadenti”, ad osservare la gente che guarda incantata le “stelle cadenti” ? Avrete notato allora che la loro espressione esprimeva stati d’animo diversi, che variavano dalla sorpresa al timore e dalla gioia al divertimento. Ma in ogni caso lo spettacolo delle meteore, perché così gli astronomi chiamano le “stelle cadenti” che penetrano velocemente nell’atmosfera terrestre tracciando una luminosissima scia che pare trafiggere il buio della notte, lascerà in noi una strana sensazione di apprensione e una serie di interrogativi sul nostro futuro e su tutto ciò che verremmo si realizzasse. Il punto di massima visibilità delle “lacrime di S. Lorenzo” già da qualche anno non si verifica più nella notte a cavallo tra il 10 e l’11 Agosto, ma fluttua tra l’11 e il 12 a causa della variabilità della posizione del nostro pianeta nei confronti dello sciame lasciato nel 1862 dal passaggio della cometa Swift-Tuttle. Quest’anno gli esperti asseriscono che lo sciame sarà più compatto e visibile del solito e ciò avverrà nella notte del 12 Agosto. Vediamo ora di focalizzare nel cielo notturno le modalità e il punto principale, detto radiante, dove potremo vedere le “stelle” precipitare verso di noi. Per vedere bene le stelle cadenti è consigliabile allontanarsi dalle fonti luminose e dai centri abitati e scegliere un posto buio e possibilmente elevato. Il picco di visibilità previsto sarà di circa 80-90 meteore/ora, con la punta massima alle ore 4 del 12 Agosto. Ma le meteore potremo incominciare a vederle dalle ore 23 del giorno precedente e le vedremo anche nella notte del 13. A seconda della nostra residenza potremo vedere bene le stelle cadenti nelle seguenti zone: Monti Lessini, Colli Berici, Colli Euganei (Passo delle Fiorine), Altopiano di Asiago, Cansiglio, Montello o in laguna e nel Delta del Po’. Se avremo scelto il posto giusto e se saremo predisposti sentimentalmente potremo goderci in santa pace uno degli spettacoli più belli del mondo. Naturalmente sarà utile avere con noi una leggera coperta se vogliamo sdraiarci sul prato o uno sdraio per evitare il torcicollo e una piccola torcia per guardare la mappa del cielo e procedere ad individuare la costellazione di Perseo e poi aspettare con tanta pazienza. Se saremo fortunati ed in buona compagnia potremo anche giocare a chi vede più meteore. Se poi la persona che ci accompagna ci ispira dei sentimenti profondi potremo anche esprimere dei desideri. Vedrete che, se avremo fiducia, forse non subito ma nel corso della nostra vita, alcuni di essi si avvereranno. Per vedere più “stelle cadenti” dovremo alzare gli occhi al cielo e cercare il “radiante”. Infatti le stelle cadenti di uno sciame sembrano provenire da un unico punto del cielo. Questo è solo un effetto di prospettiva, in realtà tutti i corpi dello sciame si muovono parallelamente fra loro, in direzione della superficie terrestre. Prima di tutto dobbiamo individuare la Stella Polare, che vi indica il nord. Essa è la stella più brillante e visibile del cielo invernale, collocata com’è al centro della volta stellata. Voltate le spalle al sud e guardate alla destra della Polare, dunque verso est e troverete la costellazione di Perseo a forma di V. Sopra questa costellazione vedrete quella di Cassiopea, che disegna nel cielo una specie di W. Ecco li, sotto Cassiopea e all’inizio di Perseo, c’è il “radiante”. Non potete sbagliare. Se avrete scelto il posto giunto, dopo qualche minuto, necessario per adattare la vista al buio notturno, incomincerete a vedere queste striature luminosissime che fulminee precipiteranno verso il suolo. Almeno questa è l’impressione che ne riceverete. Da dove provengono queste minuscole particelle di materia ? Nel nostro caso la cometa che ha lasciato i microscopici granelli è la Swift-Tuttle, che passa ogni 130 anni circa dalle parti della Terra e che proviene dalla fascia di Kuiper o dalla nube di Oort, due zone ai confini del nostro sistema solare che sono chiamate anche la “casa” delle comete. L’ultimo passaggio della cometa nelle vicinanze della Terra è avvenuto nel 1992 e ritornerà a trovarci nel 2126. Le comete, quando passano vicino a Sole e dunque vicine alla Terra, a causa del riscaldamento che subiscono da parte dei raggi solari, perdono parte del loro rivestimento esterno che si trasforma in una coda luminosa, che può raggiungere la lunghezza di alcuni milioni di chilometri. Le meteore hanno dimensioni che variano da 1 a 3 millimetri, ma la forza di gravità della Terra le “cattura” e l’attrito con l’atmosfera terrestre le infiamma e le rende visibilissime. La loro velocità di penetrazione nell’atmosfera è molto elevata: circa 72 chilometri al secondo, 260 mila km/ora.

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