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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Pedrocchi, il ristorante "senza porte"

10/09/2007
Non solo caffè, cappuccino, spritz e champagne ma lo storico caffè senza porte apre l’autunno con delle proposte ristorative di grande qualità. Infatti il Pedrocchi, il cui unico difetto è quello di essere aperto solo a pranzo, si sta affermando sempre più per la creatività e la qualità della sua cucina. Dopo il grande successo del Meeting nella ricostruzione del locale, dove gli oltre 6500 pasti serviti in tavola hanno raccolto le lodi di un pubblico eterogeneo, dai grandi ministri che pranzavano a fianco del giovane popolo del Meeting di Rimini, lo storico Pedrocchi riapre le porte per un’interessante stagione gourmand.

Il ristorante Pedrocchi ha ospitato durante l’evento riminese importanti giornalisti dell’enogastronomia, da Paolo Massobrio, autore della Guida al Golosario e presidente dell’associazione Club Papillon, a Marco Gatti, che hanno potuto apprezzare le creazioni dello chef coronate con i complimenti in cucina. Inoltre l’annuncio dell’inserimento del Pedrocchi tra i migliori ristoranti d’Italia nella guida al Golosario in uscita a novembre, che va a confermare la presenza del caffè Pedrocchi nelle principali guide enogastronomiche (la guida dei Ristoranti d’Italia de L’Espresso 2007, la Guida ai Ristoranti di Panorama 2007 , la Guida ai Ristoranti d’Italia del Touring Club 2007, la Guida di Alice Ristoranti La Gola in Tasca, Il Golosario 2007, la Guida Verde, la Guida ai Bar d’Italia 2007 del Gambero Rosso) con ottime recensioni.

A Rimini, all’interno della ricostruzione del Caffè Pedrocchi, hanno potuto degustare i piatti creati dallo chef Lorenzo Chillon (al top delle preferenze sono stati il tortino di riso con seppioline al nero e l’insalata d’orzo con gamberoni) le grandi personalità del nostro paese, basti nominare il senatore a vita Giulio Andreotti, i ministri Chiti e Bersani, banchieri come l’ad di Unicredit Alessandro Profumo e il suo collega di Banca Intesa Corrado Passera. Non sono mancati i manager delle principali aziende del paese: Marchionni della Fondiaria-Sai, Scaroni dell’Eni e Paolucci di Microsoft Italia (oltre che dell’Enit). A lungo si è fermato il presidente del Club Mediterranée Henri Giscard d’Estaing, e come lui hanno fatto l’ambasciatore americano in Italia Ronald P. Spogli e il custode in Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa. Altre personalità: Roberto Formigoni, il presidente di Federmeccanica, Calearo e il presidente di Morellato, Carraro.

Il Pedrocchi sta diventando una meta dell’enogastronomia per i padovani e non solo, per la ricchezza della carta dei vini, composta da 500 etichette e 150 selezioni di champagne, che in occasione dell’edizione del “My Wine 2006” a Milano ha ottenuto il riconoscimento tra le 10 migliori carte di vini d’Italia per i caffè storici, e per la creatività della cucina che propone menù originali legati da importanti artisti contemporanei e i menù del bistrot che propongono piatti legati ai colori delle tre sale del Pedrocchi.

Nato nel 1831 a Padova da un’idea del caffettiere Antonio Pedrocchi e su progetto dell’architetto veneziano Giuseppe Jappelli, il Caffè Pedrocchi è conosciuto anche come il Caffè senza porte perché, per espressa volontà del suo proprietario, non doveva mai essere chiuso, e perché tutti vi potevano entrare, senza alcun obbligo di consumazione. Molti illustri ospiti si sono seduti sui divani e tra i tavoli delle sale tricolori: Stendhal, a cui è dedicato un inimitabile zabaione, Gabriele D'Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, George Sand, Eleonora Duse, Théophile Gautier. Le numerose sale fanno del Caffè Pedrocchi il luogo ideale per ospitare eventi culturali, feste goliardiche, manifestazioni di solidarietà, sfilate di moda, festival jazz, rassegne musicali, incontri d’arte, appuntamenti letterari o enogastronomici, conferenze, congressi, meeting aziendali. Nel 2006, per la prima volta, il “Caffè senza porte” entra nella guida dell’Espresso, il celebre volume che ogni anno segnala i migliori ristoranti italiani e tra le pagine del Golosario di Paolo Massobrio, con il tempo il locale è riuscito ad affermarsi sulle principali guide enogastronomiche (la guida dei Ristoranti d’Italia de L’Espresso 2007, la Guida ai Ristoranti di Panorama 2007 , la Guida ai Ristoranti d’Italia del Touring Club 2007, la Guida di Alice Ristoranti La Gola in Tasca, Il Golosario 2007, la Guida Verde, la Guida ai Bar d’Italia 2007 del Gambero Rosso) e con notevoli recensioni sulla stampa nazionale e internazionale.

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