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Made in Italy: sono 163 i prodotti tutelati, record UE

12/09/2007
Raggiungono la quota record di 163, su un totale comunitario di 757, le denominazioni di origine italiane che hanno già avuto il riconoscimento dell'Unione Europea e che per questo saranno promosse e tutelate nei confronti delle imitazioni. Lo rende noto la Coldiretti nel commentare l’iscrizione nel Registro dell'Unione Europea della “Castagna Cuneo” a Indicazione geografica protetta e dell’”Asparago bianco di Bassano” a Denominazione di origine protetta. Si tratta rispettivamente - sottolinea la Coldiretti - della terza castagna italiana dopo quella del Monte Amiata e quella di Montella (cui si aggiungono i Marroni del Mugello, di Castel del Rio e di San Zeno) e del terzo asparago dopo quelli Bianco di Cimadolmo e Verde di Altedo. La leadership italiana in Europa - continua la Coldiretti - viene così rafforzata potendo ora contare su 163 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea , 109 Dop e 54 Igp (53 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini di oliva, 33 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetteria, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e frattaglie fresche e 1 miele). La “Castagna Cuneo” è prodotta in un territorio che comprende 110 Comuni della provincia di Cuneo e si distingue per il sapore dolce e delicato e per la croccantezza che la rendono adatta sia al consumo fresco che trasformato. La sua presenza nel territorio – informa la Coldiretti - si fa risalire al XII secolo quando tra il 117 e il 1277 un quinto delle terre coltivabili era rappresentato proprio dal castagno. I consumatori potranno riconoscerla dalla denominazione “Castagna Cuneo” Igp apposta sulle confezioni e dallo specifico logo che rappresenta una sagoma della castagna leggermente inclinata sul lato destro mentre il profilo sinistro del frutto è delineato dalla scritta castagna e una foglia posta alla base reca al suo interno la scritta Cuneo. L’”Asparago di Bassano” Dop viene prodotto e condizionato – informa la Coldiretti – nel territorio di 10 comuni della provincia di Vicenza e d designa i turioni di asparago discendenti dall’ecotipo locale che è rappresentato dalla varietà "Comune - o Chiaro - di Bassano". Già dal Seicento lo si coltivava diffusamente negli Orti di Terraferma. I padri in viaggio per il Concilio della Controriforma di Trento (1545-1563), transitando da Bassano, ebbero modo di gustare il prodotto locale e ci fu chi, tra loro, lasciò scritto dei suoi pregi dietetici. L’”Asparago di Bassano” Dop – conclude la Coldiretti – è riconoscibile dal logo al centro del quale si notano il disegno stilizzato di un mazzo di asparagi di colore bianco profilati di verde e una raffigurazione del caratteristico ponte palladiano il legno a quattro piloni di Bassano del Grappa.

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