Confartigianato Trasporti del Veneto: assemblea regionale
All’ordine del giorno, il fallimento della riforma del settore, con la cancellazione delle tariffe minime obbligatorie e la liberalizzazione delle licenze entro fine anno.
“Il settore dell’autotrasporto sta trasformandosi in profondità; temo stia per finire l’epoca del cosiddetto “padroncino”, ovvero dell’impresa mono-veicolare che costituisce oltre l’80% delle 11mila imprese regionali del settore -afferma il presidente regionale veneto di Confartigianato Trasporti, Danilo Vendrame- Noi siamo nettamente contrari, ma sono già state avanzate da alcune associazioni di categoria proposte di introdurre una soglia all’accesso al mercato di nuovi soggetti, di almeno 3 o 5 camion. Ne condividiamo alcuni obiettivi: ridurre il numero delle imprese, consolidarne la struttura organizzativa e anche, non da ultimo, aumentarne il potere contrattuale di fronte alla committenza, ma rigettiamo con fermezza il metodo della “barriera all’entrata”, anticostituzionale e antistorico nel momento in cui il Paese è impegnato in un forte processo di liberalizzazione. Molto meglio raggiungere gli obiettivi incentivando le aggregazioni tra imprese”.
“Questa prospettiva si sta materializzando –prosegue Vendrame- in uno scenario caratterizzato da un forte aumento del livello di concorrenza in Veneto, per effetto dell’apertura dei mercati dell’Est e l’ingresso nell’Unione Europea di Paesi come la Slovenia. Si pensi che questo Paese negli ultimi 5 anni ha quasi raddoppiato il parco veicolare delle sue imprese di autotrasporto. E per effetto della concorrenza le tariffe diminuiscono. Inoltre, le oscillazioni del prezzo del carburante provocano perdite per onorare i contratti già sottoscritti. L’insieme di questi fattori fa ritenere che per l’ autotrasporto l’autunno sarà decisamente caldo”.
L’ incontro di Treviso si preannuncia infuocato anche per i problemi legati alla viabilità in Veneto, un territorio fortemente congestionato: “Basta ascoltare “Linea Verde”, la nota trasmissione sul traffico stradale, per rendersi conto che la viabilità regionale, e particolarmente la Tangenziale di Mestre, è cronicamente congestionata.
Si preannunciano proteste? “Tutto dipende dalla Finanziaria, se ci saranno o meno le misure di sostegno per l’autotrasporto -commenta Vendrame-“ Noi chiediamo che l’autotrasporto sia riconosciuto come la modalità principale attraverso la quale le merci in Italia si muovono, cosa peraltro sotto gli occhi di tutti, e ad esso sia data la dignità che gli spetta. Occorre finanziare il piano della logistica ancora sulla carta. Dare avvio, perché qui i soldi ci sono, alle Autostrade del Mare fruendo dei due corridoi naturali che sono l’Adriatico e il Tirreno. Occorre costruire le aree di sosta laddove sono indispensabili per la parte congestionata del traffico e il rispetto dei tempi di guida. Agevolare l’aggregazione delle imprese sul serio e non solo facendo finta di fare piani di ristrutturazione che restano sulla carta”.