Far crescere la "società dell'informazione". Mettere a disposizione del territorio competenze e tecnologie all'avanguardia, come punto di riferimento per la nuova progettualità , allo scopo di sviluppare e diffondere sistemi e strumenti per la comunicazione digitale tra cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni (banda larga, tecnologie wireless, Carta Nazionale dei Servizi, posta elettronica certificata, servizi di portale, internet, tv digitale, cellulari, ecc.), nonché a coinvolgere ed aiutare i piccoli comuni e le aree "digitalmente marginali"(ad esempio le zone montane) del Veneto nelle azioni a favore dell'informatizzazione, dello sviluppo telematico e della produzione di servizi locali di e-government. E' quanto si propone il Centro Sviluppo Servizi per il Territorio a sostegno del sistema veneto (CSST), una struttura promossa dalla Regione e realizzata grazie all'accordo di Programma Quadro sulla Società dell'Informazione, nato dal confronto con le Autonomie Locali e sottoscritto tra l'amministrazione regionale, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, il Ministero dell'Economia e Finanze ed il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA).

Il Centro ha sede nel Palazzo "Lybra" all'interno del VEGA - Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, nel quale il CSST è stato presentato ufficialmente nella giornata di lunedì 13 febbraio 2006.

Tre sono gli ambiti di azione del Centro:

- il nuovo Centro di Elaborazione Dati della Regione (sorto all'interno del Centro medesimo) con il compito di acquisire ed organizzare le nuove strutture ed infrastrutture informatiche e telematiche, per potenziare la connessione tra la Regione ed il territorio, nonché produrre servizi informativi ed applicativi;

- la diffusione delle nuove applicazioni dell'e-government, create con il contributo e la collaborazione di enti locali e agenzie regionali, al fine di semplificare la vita dei cittadini rendendo più immediato l'accesso alla pubblica amministrazione locale e più trasparenti i rapporti con essa: tra queste applicazioni vi sono l'interoperabilità e la cooperazione applicativa (INTEROP); l'analisi e la cartografia digitale on-line per la pianificazione e 'informazione territoriale (NetGIS); lo sportello unico telematico per le imprese e il lavoro (SUAPED); i servizi digitali per le pratiche ed i procedimenti amministrativi in rete a sostegno del mondo agricolo (SIPA); i servizi banche dati e le applicazioni on-line a disposizione dei comuni e deli enti locali interessati; il progetto MY PORTAL, portale internet per i servizi degli enti locali a cittadini e imprese;

- l'incremento della capacità di "fare sistema" attraverso due servizi: uno di marketplace, l'"Agorà del Riuso" per l'innovazione, uno strumento finalizzato a favorire lo scambio delle esperienze ed il trasferimento di risultati progettuali di e-government, che consiste non nel creare nuovi applicativi, ma riutilizzando (favorendo così il risparmio in termini economici) le soluzioni informatiche ed organizzative sviluppate dalle pubbliche amministrazioni locali del Veneto; l'altro di e-democracy, i "Reseaux di Governo", per la creazione di network di cittadini, operatori, studiosi ed esperti, finalizzati alla conoscenza ed all'analisi delle dinamiche evolutive di natura sociale, economica e culturale "in atto" sul territorio regionale.

"In questo modo sarà più semplice la vita dei cittadini, perché l'accesso alla pubblica amministrazione locale sarà più immediato (più internet, meno code), il tutto attraverso l'adozione delle moderne tecnologie della comunicazione, innovando i processi amministrativi e rendendo più trasparenti e semplici i rapporti tra cittadini, imprese ed enti locali" ha affermato l'Assessore alle Politiche dell'Economia, dello Sviluppo, della Ricerca e dell'Innovazione della Regione Veneto, Fabio Gava.

"Indubbiamente un altro passo avanti sulla strada tracciata dalla Legge Regionale 54/88 a supporto dell'informatizzazione e dell'innovazione della pubblica amministrazione veneta" ha affermato l'Assessore regionale alle Politiche degli Enti locali e del Personale, Stefano Valdegamberi.

Per tutti i citati obiettivi, l'Accordo di Programma Quadro Regione-Governo ha messo a disposizione 8 milioni di euro.