Delega ambientale, la preoccupazione di Federambiente
Sintetizza così Daniele Fortini, presidente di Federambiente – alla quale aderiscono quasi 300 imprese pubbliche che garantiscono a 37,5 milioni di cittadini la raccolta e lo smaltimento di oltre due terzi dei rifiuti urbani prodotti ogni anno in Italia –, la reazione della Federazione alla decadenza di tutte le modifiche del decreto 152/06, anche quelle già definitivamente approvate, a causa di un incredibile disservizio che ha lasciato trascorrere i termini stabiliti dalla legge delega.
“Il rischio concreto – aggiunge Fortini – è che si vanifichi tutto il lavoro fin qui fatto per introdurre profonde modifiche a un insieme di norme farraginose, contraddittorie, spesso inapplicabili, in alcuni casi in contrasto con le normative comunitarie. Per quelle modifiche ci siamo battuti e continueremo a farlo con tenacia. Ma occorre che il governo, il Parlamento e tutti gli organismi istituzionali coinvolti facciano la loro parte, senza ulteriori perdite di tempo, perché sia rispettata la scadenza del 29 aprile 2008 – imposta anche questa dalla legge per l’emanazione dei decreti correttivi – in modo da dotare il nostro paese di una legge chiara, applicabile e stabile che consenta di mettere in campo strategie industriali, investimenti e tecnologie per realizzare una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti”.
Ufficio stampa Federambiente