Vendemmia scarsa (-15%) e di buona qualità
Le informazioni desunte dal questionario inviato alle aziende consentono inoltre di avere un quadro completo anche rispetto allo stato vegetativo dei vigneti, esito della cacciata e dell’allegagione, eventuali avversità meteo-climatiche e/o fitopatiche e le principali destinazioni di mercato del vino prodotto.
I dati raccolti riguardano tutte le principali regioni d’Italia: i risultati mostrano una flessione omogenea in termini di intensità di circa il 5-10 % nelle regioni del Centro Nord ed una perdita percentuale più elevata, del 15-20%, nelle regioni meridionali.
Le cause risiedono nelle condizioni climatiche dell’estate, che ha visto l’Italia interessata da alte temperature - certamente superiori alle medie stagionali di almeno 4 gradi – soprattutto nel mese di luglio, e che ha portato siccità ai vigneti in quasi tutte le regioni, dal Piemonte alla Sicilia. In quest’ultima, in particolare la situazione è stata ulteriormente aggravata da attacchi di peronospora diffusi in tutta la parte occidentale della regione.
Confagricoltura rimarca inoltre che la vendemmia 2007 è stata caratterizzata da un anticipo di circa 15 giorni, facilitato anche dall’assenza di piogge. Ma la qualità delle uve non è stata affatto compromessa. Dall’indagine effettuata dall’Osservatorio emerge, infatti, una valutazione positiva circa la qualità del vino per la prossima campagna; giudicata, dai produttori intervistati, buona e addirittura eccellente in alcune regioni, come il Piemonte, dove la raccolta anticipata. E le alte temperature stanno fornendo buona qualità delle uve con gradazione superiore alla media.