Riconosciuta strada del radicchio
“I radicchi – ha aggiunto Zaia – sono un primato assoluto del Veneto, che da solo ne produce circa la metà del totale nazionale. In cifre, i radicchi significano per l’agricoltura veneta una produzione complessiva che si aggira sul milione e mezzo di quintali, per un valore stimato di 129 milioni di euro, con un trend produttivo in aumento nella sua globalità, specie per le varietà di maggiore interesse commerciale. Senza dimenticare che i radicchi sono per il Veneto un sicuro punto fermo dell’economia agricola, ma anche un elemento di valorizzazione dell’immagine, per una regione che si propone al mondo con molti primati e una vasta gamma di offerte produttive in tutti i settori e che, non va dimenticato, è la prima regione turistica d’Italia”. “Il turista moderno, in particolare – ha detto il Vicepresidente – lega la scelta delle propria destinazione anche alle particolarità agroalimentari e il radicchio è per noi una carta di enorme richiamo. In generale, il “made in Veneto” dei sapori ha radici profonde nella nostra terra ed è frutto di una antica tradizione fatta di pazienza, dedizione, saggezza e lavoro. È composto da 24 DOC e 3 DOCG oltre a svariate IGT, da 366 prodotti tradizionali, 21 prodotti DOP o IGP, due marchi collettivi per la carne bovina, un marchio certificato per il coniglio. Il Veneto oggi è il più straordinario distretto mondiale del vino di qualità. Gusto, qualità, tipicità vanno legate al territorio e la Strada del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, che interessa oltre alla provincia di Treviso anche quelle di Padova e Venezia, è sicuramente uno dei modi migliori per promuovere il turismo enogastronomico nella nostra terra e valorizzarne le produzioni agroalimentari”.