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L’apprendimento nei Robot

20/09/2007
Una settimana di approfondimento sulla Robotica aiutati da un assistente d’eccezione. Si tratta di Eddy (Educational Device: Do it Yourself!), un piccolo robot impiegato in esercitazioni ed esperimenti che dal 24 al 28 settembre sarà al servizio dei trentacinque studenti provenienti da ogni parte del mondo, intervenuti a Lazise, sul lago di Garda, per l’appuntamento annuale della School of Robotics coordinata da Paolo Fiorini, docente di Robotica nella facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’ateneo veronese e da Erwin Prassler, docente di intelligenza artificiale dell’Università di Scienze Applicate di Bonn, Rhein e Sieg.

L’evento, giunto alla sua quarta edizione, nasce da due importanti società professionali: la Robotics and Automation Society (RAS) dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) e la International Foundation of Robotics Research (IFRR). Obiettivo della Scuola quello di fornire un insegnamento di alto livello sul tema dell’apprendimento nei robot, ovvero la capacità in un robot di raccogliere nuove conoscenze attraverso l’elaborazione delle percezioni sensoriali che risultano dalle proprie azioni.

«Siamo solo agli inizi – ha spiegato Paolo Fiorini – ma è evidente che se vogliamo puntare alla realizzazione di un robot in grado di eseguire compiti concreti all’interno della società, non possiamo pensare che siano sufficienti le informazioni di cui lo dotiamo in partenza. È necessario che sappia acquisire nuove informazioni e che le possa usare per svolgere al meglio le sue mansioni».

I relatori, provenienti da Stati Uniti, Giappone ed Europa – Paesi che stanno conducendo la Ricerca più avanzata nel settore robotica - terranno le lezioni sull’acquisizione di regole, le reti neurali, l’apprendimento autonomo, con supervisione e l’apprendimento di abilità. Nelle esercitazioni i partecipanti al corso potranno utilizzare strumenti all’avanguardia e ricostruire scenari in cui assegnare compiti specifici ai loro robot.

«Eddy – prosegue il professor Fiorini – è stato sviluppato nel laboratorio di Robotica ALTAIR del Dipartimento di Informatica dell’Università di Verona. È semplice e dai costi contenuti (circa 280 euro, ndr) e intendiamo utilizzarlo anche nelle scuole superiori per introdurre i ragazzi a questa disciplina affascinante».

Paolo Fiorini presenterà inoltre alcuni risultati ottenuti dal suo gruppo di ricerca che da un anno e mezzo conduce nei laboratori dell’ateneo scaligero il progetto europeo Xpero – Learning by Experimentation. Scopo del progetto è quello di sviluppare nuovi metodi di apprendimento automatico di cui dotare i robot: metodi basati sulla sperimentazione del mondo fisico e che dovrebbero condurre all’acquisizione delle tecnologie necessarie ad una robotica di servizio da impiegare attivamente nella nostra società.

Nel pomeriggio di mercoledì 26 settembre, inoltre, la School of Robotics si aprirà al pubblico e permetterà a chiunque sia interessato di assistere all’intervento di conferenzieri provenienti dal mondo della ricerca e dell’industria. A partire dalle ore 14, nella sala conferenza della Dogana Vecchia di Lazise, verranno presentati alcuni dei risultati ottenuti dalla ricerca. Il workshop pubblico sarà concluso con una tavola rotonda moderata dal professor Fiorini.

Informazioni sull’evento al sito: metropolis.sci.univr.it/summerschool07.

Per ulteriori informazioni:

Silvia Fazzini - Referente Informazione scientifica

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