Prezzi: consumi di pane al minimo storico
24/09/2007
Il consumo di pane nei primi sette mesi del 2007 è calato del 5,6 per cento consolidando una tendenza che ha già ridotto di un terzo gli acquisti di pane delle famiglie dal 2000 ad oggi. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli effetti degli annunciati rincari dei prezzi, nel sottolineare che su base annua la quantità di pane consumato per uso domestico dagli italiani ha raggiunto il minimo storico scendendo per la prima volta su base annua sotto il milione di tonnellate (989 mila tonnellate), secondo i dati Ismea AC Nielsen. La riduzione dei consumi è certamente collegata al cambiamento degli stili di vita ma è stata anche accompagnata - sottolinea la Coldiretti - da un progressivo aumento dei prezzi con rincari del 419 per cento negli ultimi venti anni. Una crescita inarrestabile che non è stata influenzata dall’andamento del grano che, nonostante le variazioni congiunturali, è oggi circa lo stesso del 1985. D’altra parte da uno studio della Coldiretti emerge che per pane e dolci il prezzo dal campo al consumo si moltiplica rispettivamente da 12 a 70 volte, a significare che il grano incide per meno del 10 per cento rispetto al prezzo di vendita del pane. Allo stesso modo mentre il prezzo del grano è fissato su valori internazionali, quello del pane mostra grande variabilità nelle diverse città con valori piu’ elevati raggiunti a Milano (3,35 Euro/Kg) e Bologna (3,25 Euro/Kg) mentre livelli piu’ contenuti si registrano a Palermo (2,24 Euro/kg) e Roma (2,08 Euro/Kg) secondo le elaborazioni Coldiretti su dati osservatorio prezzi del Governo. Un divario ampio che dimostra che - conclude la Coldiretti - nella forbice dei prezzi alla produzione e quelli al consumo c'è abbastanza spazio per recuperare diseconomie e garantire una adeguata remunerazione agli agricoltori senza aggravare i bilanci delle famiglie.
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