Grave ondata di maltempo sul veneziano
La rete di bonifica è al limite della portata e se non ci sono rischi di imminenti esondazioni dai fiumi Dese e Marzenego, diversa è la situazione di canali minori, alcuni dei quali hanno già allagato porzioni di campagna e qualche casa isolata: collettori Allaccianti di Levante e Ponente (la loro piena ha ostruito il defluire delle acque del Rio Cimetto), Fossa Storta (a Marcon ed a monte di Mogliano Veneto).
Oltre a Mestre e Marghera, situazioni di particolare criticità si sono registrate a Marcon, sulla cui rete idraulica, già in difficoltà, si sono riversate anche le acque di scolo da Mogliano Veneto, terza località in emergenza; episodi minori si sono registrati anche in comune di Martellago.
“E’ del luglio scorso – conclude l’ente consortile “Dese Sile” – la denuncia che il Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano fece all’Assemblea Nazionale dei Consorzi di Bonifica: nella Finanziaria non c’erano interventi adeguati per la prevenzione del rischio idrogeologico, giacchè, nell’anno prima, non c’erano stati eventi in grado di fare notizia e quindi di rilanciare la sensibilità sul tema. Ora il caso c’è: dopo un anno trascorso a riparare, con risorse perlopiù proprie (a fronte di una richiesta pari a 6 milioni di euro, sono arrivati contributi pubblici per complessivi 950.000 euro da Regione Veneto, Provincia e Comune di Venezia), i danni della precedente alluvione, siamo di nuovo nella stessa situazione, che evidentemente bisogna pensare essere meno eccezionale di quanto finora ritenuto.”
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