Tabacco: una nuova dimensione competitiva
“La riforma del 2003 – ha spiegato Vecchioni – prevede che dal 2010 la metà del sostegno - oggi “accoppiato”, per il 60%, alla produzione di tabacco - venga assegnato al “secondo pilastro” della Pac per attivare misure di sviluppo rurale”.
Anche lo studio presentato oggi da Nomisma dimostra che questa riduzione di risorse farebbe venir meno la convenienza economica a proseguire la coltivazione del tabacco; un’attività concentrata in determinate aree vocate ed essenziale per la struttura socio-economica ed occupazionale di questi territori.
“Senza contare – ha proseguito il Presidente di Confagricoltura – che con la prossima health check della politica agricola comune si rischia un’ulteriore forte riduzione dei pagamenti diretti per gli agricoltori.”
“E’ quindi essenziale prorogare almeno sino al 2013 il meccanismo di pagamento parzialmente “accoppiato” alla coltivazione, per tutta la produzione tabacchicola italiana ed evitando “tagli” alle erogazioni delle imprese agricole.”
“In ogni caso, le risorse eventualmente trasferite allo sviluppo rurale, devono essere utilizzate per la ristrutturazione delle imprese tabacchicole in attività. Per recuperare competitività riducendo i costi, favorendo gli investimenti e le tecniche produttive in grado di migliorare i conti economici delle imprese.
“Occorre in poche parole – ha concluso il Presidente Vecchioni – restituire al tabacco una dimensione competitiva adeguata alle nuove sfide del mercato per garantire crescita, occupazione e sviluppo. Che è poi l’obiettivo di Confagricoltura per tutti i comparti di un’agricoltura italiana moderna ed al centro delle scelte politiche e delle priorità del Paese.”
Il settore del tabacco in Italia
Superficie: 28 mila ettari
Produzione: 97 mila tonnellate
Aziende: 25 mila
Valore della produzione: 300 milioni di eur
Occupati: oltre 100 mila