Cus Venezia Casinò: amarezza per l’occasione sprecata
I neoarrivati granata hanno disputato un incontro memorabile, così come ci si poteva aspettare da chi di esperienza ne ha consumata già parecchia sui campi che contano, Guerrini una saracinesca fra i pali, Vosca micidiale opportunista sia dalla distanza che in difesa, e Visconti, abile a dare continuità alla manovra pur dal non consueto ruolo di terzino destro.
Monumentale Tedesco, capace di liberarsi al tiro in maniera spettacolare, pur se letteralmente francobollato per l'intera durata dell'incontro. Emozionante la spregiudicatezza di Pisani nell'incunearsi impavidamente fra le arcigne maglie della difesa triestina per andare a segnare reti pesanti per la nostra squadra.
E che dire di Gonzalez? Fede è stato a dir poco encomiabile, riuscendo a mettere a segno reti di grande potenza e precisione, pur giocando con una gamba sola (non per niente di lui si dice che sta giocando al 50%...).
Ma in generale tutti gli elementi schierati da Nasta soprattutto in difesa hanno dato prova di capacità e concentrazione: dispiace purtroppo per l'infortunio che ha tolto anzitempo dal campo un pregevole Simone Ferrotti.
Merita due righe di sincero apprezzamento anche l'operato di Bisaccia e Piffanelli, arbitri capaci di fischiare senza condizionamenti nel tempio storico della pallamano italiana.
Ma insomma, se siamo stati capaci di cose incredibili, cosa è mancato per portare a casa tre punti dal parquet di Chiarbola? La risposta è semplice: abbiamo fallito alcune pulite occasioni di troppo, in un momento in cui si poteva davvero uccidere l'incontro. La differenza sta tutta qui: quando nel finale di gara, pur privati da un'esclusione di Visintin, Carpanese ha messo a segno dall'ala la rete che è valsa la vittoria ai triestini, ci sono venute in mente con grande rammarico le precedenti sfortunate conclusioni di Semenzato ben liberato al tiro dall'ala destra.
Meglio ad ogni modo che la sconfitta sia maturata più per nostri demeriti che per il solo valore degli avversari: la forza degli avversari è un dato di fatto, ma sui propri errori ci sono sempre ampi margini di miglioramento.
GRAZIE