Oltre 38 milioni di euro sono stati incassati, in Veneto, da accertamenti definiti con adesione o acquiescenza nei primi sette mesi del 2007 dall’Agenzia delle Entrate. A luglio 2007 i 12 mila accertamenti che in regione si sono conclusi con adesione o acquiescenza hanno portato una percentuale di incassi maggiore rispetto allo stesso periodo del 2006. Infatti la differenza tra quanto contestato dal fisco e la somma concordata successivamente con il contribuente è diminuita: il cosiddetto tasso di definizione della maggiore imposta accertata è salito del 7 % rispetto ai primi mesi del 2006 attestandosi al 65 %, maggiore anche al dato nazionale che è del 59,12 %.

In particolare, in questi ultimi mesi, sono stati incassati 770 mila euro da due società veronesi che a seguito di verifiche fiscali dell’Ufficio di Verona 1 risultavano aver sottratto al fisco un ingente reddito imponibile. Le vicende che hanno interessato le due aziende sottoposte a controlli presentano molte analogie.

Nel primo caso, dopo un’attenta analisi del bilancio compiuta nei confronti di un’azienda di grandi dimensioni, l’Ufficio ha individuato svariati rilievi derivanti da una non corretta adozione dei principi contabili. Il giorno successivo alla notifica del processo verbale la parte ha presentato istanza di accertamento con adesione. Nella fase del contraddittorio si è giunti al recupero a tassazione di una maggior base imponibile pari ad un milione e mezzo di euro.

Analogamente, in seguito del controllo di una seconda azienda di grandi dimensioni, lo stesso Ufficio ha contestato parecchie incongruenze fiscali. Anche in questo caso, pochi giorni dopo alla notifica del processo verbale la parte ha presentato richiesta di accertamento con adesione. Al termine del contraddittorio è stato recuperato a tassazione un maggiore imponibile pari a mezzo milione di euro.