Risorse idriche del paese: tranquilli ma non troppo
17/05/2006
Secondo i dati resi noti a Roma dall'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, non dovrebbero nutrirsi preoccupazioni per la disponibilità d'acqua nella prossima stagione irrigua, grazie ad un andamento delle piogge, che rientra finora nella normalità. Le altezze idrometriche dei grandi laghi settentrionali (Maggiore, Garda, Iseo, Como, Idro) sono in media con il periodo, confortate anche dalle precipitazioni nevose, registrate in montagna nei mesi scorsi; al centro sud e nelle isole, i bacini gestiti dai Consorzi di Bonifica evidenziano più che sufficienti quantità d'acqua invasata.
“Tali dati, finora confortanti -commenta Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.- non possono, però, far dimenticare considerazioni più generali sull'accentuata variabilità climatica, evidenziatasi negli ultimi anni e che ha comportato periodi primaverili ed estivi con temperature eccessivamente alte e precipitazioni scarse; in altri termini, restano irrisolti i problemi strutturali evidenziati dalla siccità dello scorso anno!”
E' stato questo uno dei temi, posti al centro della Tavola Rotonda “Tre A per lo sviluppo: Acqua, Agricoltura, Ambiente”, svoltasi a Roma, coordinata dal giornalista Roberto Pippan e cui hanno partecipato i Segretari generali delle Autorità di bacino nazionali; la manifestazione rientrava nelle iniziative della Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione.
Nella sua introduzione, Gargano ha sottolineato come l'acqua non sia solo indispensabile alla vita, ma sia oggi un autentico volano economico: l'agricoltura di qualità non può prescindere dalla disponibilità d'acqua; un territorio pregevole ma delicato, come quello italiano, necessita di una costante manutenzione idrogeologica; non può esserci salvaguardia dell'ambiente senza tutela della risorse idriche. Necessita quindi un vero e proprio “processo di filiera”, al cui centro non può che esserci la concertazione fra enti interessati, verso un territorio, dove la sicurezza “dalle” e la gestione “delle” acque diventano un valore economico.
Su specifica domanda del moderatore, il Direttore Generale A.N.B.I., Anna Maria Martuccelli, ha esposto le linee del nuovo Decreto Legislativo ambientale con particolare riferimento al riconfermato ruolo dei Consorzi di bonifica e di Irrigazione nei settori della difesa del suolo, della gestione delle risorse idriche e della salvaguardia ambientale.
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E’ stata unanimente sottolineata l’esigenza del Decreto attuativo delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legislativo ambientale, giacchè, in caso contrario, si bloccherebbe l’azione delle attuali Autorità di bacino con gravissimi danni per il territorio. Il nuovo ordinamento per distretti idrografici, come previsto dalla Direttiva Europea sulle acque ha bisogno di tempestive norme attuative atteso che è prevista la cessazione del regime vigente al 30 aprile scorso, con conseguente blocco delle azioni. Il nuovo sistema di governance può ritenersi idoneo a dare risposte alle norme europee ma è stato detto, con una battuta, “serve un governo di distretto, ma un'operatività di bacino!”.
GRAZIE
“Tali dati, finora confortanti -commenta Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.- non possono, però, far dimenticare considerazioni più generali sull'accentuata variabilità climatica, evidenziatasi negli ultimi anni e che ha comportato periodi primaverili ed estivi con temperature eccessivamente alte e precipitazioni scarse; in altri termini, restano irrisolti i problemi strutturali evidenziati dalla siccità dello scorso anno!”
E' stato questo uno dei temi, posti al centro della Tavola Rotonda “Tre A per lo sviluppo: Acqua, Agricoltura, Ambiente”, svoltasi a Roma, coordinata dal giornalista Roberto Pippan e cui hanno partecipato i Segretari generali delle Autorità di bacino nazionali; la manifestazione rientrava nelle iniziative della Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione.
Nella sua introduzione, Gargano ha sottolineato come l'acqua non sia solo indispensabile alla vita, ma sia oggi un autentico volano economico: l'agricoltura di qualità non può prescindere dalla disponibilità d'acqua; un territorio pregevole ma delicato, come quello italiano, necessita di una costante manutenzione idrogeologica; non può esserci salvaguardia dell'ambiente senza tutela della risorse idriche. Necessita quindi un vero e proprio “processo di filiera”, al cui centro non può che esserci la concertazione fra enti interessati, verso un territorio, dove la sicurezza “dalle” e la gestione “delle” acque diventano un valore economico.
Su specifica domanda del moderatore, il Direttore Generale A.N.B.I., Anna Maria Martuccelli, ha esposto le linee del nuovo Decreto Legislativo ambientale con particolare riferimento al riconfermato ruolo dei Consorzi di bonifica e di Irrigazione nei settori della difesa del suolo, della gestione delle risorse idriche e della salvaguardia ambientale.
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E’ stata unanimente sottolineata l’esigenza del Decreto attuativo delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legislativo ambientale, giacchè, in caso contrario, si bloccherebbe l’azione delle attuali Autorità di bacino con gravissimi danni per il territorio. Il nuovo ordinamento per distretti idrografici, come previsto dalla Direttiva Europea sulle acque ha bisogno di tempestive norme attuative atteso che è prevista la cessazione del regime vigente al 30 aprile scorso, con conseguente blocco delle azioni. Il nuovo sistema di governance può ritenersi idoneo a dare risposte alle norme europee ma è stato detto, con una battuta, “serve un governo di distretto, ma un'operatività di bacino!”.
GRAZIE
