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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Made in Italy: pomodori clonati prodotti in Cina

23/10/2007
Non solo Ferrari. Confezioni di concentrato di pomodoro identiche a quelle originali prodotte in Italia con tanto di marchio commerciale, bandiera tricolore e scritte in italiano sono state clonate in Cina e sono state commercializzate sui mercati internazionali con grave danno per l’immagine del Made in Italy. L’allarme viene dalla Coldiretti nel corso del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio dove sono mostrate dal presidente Sergio Marini le scatole contraffatte che sono in tutto e per tutto uguali a quelle originali (colorazione, scritte, marchio, codice a barre). Il prodotto - riferisce la Coldiretti - è venduto in scatole da 400 e da 2200 grammi come doppio concentrato (28 per cento) con la scritta “100 per cento prodotto italiano” e il pomodoro è l’unico ingrediente riportato in etichetta. Se l’aspetto esteriore del clone prodotto in Cina è identico, profondamente diverso è il contenuto in quanto il pomodoro, secondo le analisi, sarebbe presente soltanto in tracce, mentre la gran parte del prodotto sarebbe costituito da scarti vegetali di diversa natura, quali bucce e semi di diversi ortaggi e frutti. Le analisi chimiche hanno rilevato livelli di muffe che eccedono i limiti di legge previsti dalla legislazione italiana. Il prodotto originale viene commercializzato con il marchio SALSA®, di proprietà della C.E.C. (Centro Esportazioni Conservati S.r.l.) di Nocera Superiore (Salerno), ma viene prodotto dall’A.R.P., Agricoltori Riuniti Piacentini, di Gariga di Podenzano (Piacenza), organizzazione di produttori socia dell’AOP (associazione di organizzazioni di produttori) C.I.O., ovvero Consorzio Interregionale Ortofrutticoli. La scoperta di casi concreti di contraffazione è la prova - sostiene la Coldiretti di un salto di “qualità” nella strategia della Cina nell’esportazione dei propri prodotti dell’agroalimentare. Nel 2007 sono aumentate del 132 per cento le importazioni italiane di derivati del pomodoro dalla Cina con un trend che ne porterà in Italia oltre 150 milioni di chili a fine anno, un quantitativo che equivale a circa un quarto dell'intera produzione di pomodoro coltivata in Italia, sulla base dei dati Istat riferiti ai primi sei mesi del 2007. La gran parte della conserva di pomodoro arriva in Italia in fusti di oltre 200 chili che vengono aperti e rilavorati ed inscatolati in Italia dove divengono automaticamente Made in Italy poiché nei contenitori è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento e non quello di coltivazione del pomodoro. Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti cinesi occorre immediatamente - sostiene la Coldiretti - estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza anche agli alimenti per favorire i controlli, permettere l'immediato ritiro dal mercato dei prodotti eventualmente pericolosi, ma soprattutto per scongiurare la concreta possibilità che il prodotto importato venga mischiato e spacciato con prodotto nazionale per diventare Made in Italy all'insaputa dei consumatori. La Cina - prosegue la Coldiretti - ha iniziato la produzione di pomodoro nel 1990 e oggi rappresenta il terzo bacino di produzione dopo Stati Uniti e Unione Europea, con circa la metà del concentrato esportato proprio in Italia. La produzione cinese di concentrati di pomodoro è localizzata nei territori di Junggar e Tarim, nella regione di Xinjiang, a nord-ovest del Paese nei pressi del confine con il Kazakistan dove operano due grandi gruppi: Tunhe, che opera dal 1993 e possiede 12 impianti, e Chalkis Tomato. Di fronte ai rischi per la salute è necessario intervenire urgentemente con i controlli e con la trasparenza dell'informazione per consentire la rintracciabilità delle produzioni e scelte consapevoli da parte dei consumatori. Per questo occorre immediatamente applicare le norme contenute nella legge 204 del 2004, ottenuta grazie alla raccolta di un milione di firme da parte della Coldiretti, per rendere obbligatorio l'indicazione in etichetta dell'origine dei prodotti in vendita nei supermercati.

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