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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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E' vera ripresa, l’economia veneta comincia bene il 2006

18/05/2006
Partenza grintosa per l’industria manifatturiera del Veneto nel 2006. Secondo l’indagine VenetoCongiuntura del Centro Studi di Unioncamere del Veneto, condotta per la prima volta con la Confartigianato su un campione di quasi 2.000 imprese (con almeno 2 addetti), il primo trimestre 2006 ha confermato i segnali di ripresa evidenziati negli ultimi mesi del 2005. La produzione industriale ha registrato un +3,9% su base annua e un +0,7% rispetto al trimestre precedente . Migliore la performance delle piccole e medie imprese (con 10 addetti e più), meno bene per le microimprese (fino a 9 addetti) . In crescita anche fatturato e ordini, ma poco incoraggianti i dati sull’occupazione. Buone le previsioni a sei mesi. “Questa rilevazione - spiega il Presidente di Unioncamere Veneto, Federico Tessari – assume un significato particolare, oltre che per l’indicazione congiunturale, per il nuovo approccio metodologico: l’indagine VenetoCongiuntura si arricchisce di un campione di importanza vitale per il nostro tessuto economico, quello delle microimprese (2-9 addetti, pari ai 2/3 del sistema manifatturiero). Grazie alla collaborazione con Confartigianato del Veneto, dal primo trimestre 2006 VenetoCongiuntura diventa il principale riferimento per l’analisi congiunturale delle imprese manifatturiere, sia per la numerosità del campione intervistato (quasi 2.000 aziende ogni trimestre) sia per la rigorosità della metodologia adottata. Si tratta di un risultato estremamente significativo, che testimonia l’avvio di un percorso di normalizzazione e integrazione delle informazioni. Si può “fare sistema” anche nella produzione dell’informazione statistica, un bene pubblico di primaria importanza, che deve mirare alla massima qualità, scientificità e trasparenza”.

“l dati emersi - prosegue Tessari - premiano l’ottimismo espresso a fine 2005 e oggi ci consentono di affermare che il 2006 è iniziato bene per il sistema manifatturiero del Veneto. I risultati sono in linea con quanto evidenziato a livello nazionale, dove nel periodo gennaio-marzo la produzione industriale è risultata in rialzo del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2005, segno che la ripresa tanto attesa è finalmente arrivata”.

Per la prima volta, dunque, l’indagine VenetoCongiuntura include anche le imprese con meno di 10 addetti, grazie alla collaborazione tra gli uffici studi di Unioncamere e Confartigianato del Veneto. Secondo la rilevazione condotta da quest’ultimo su 770 microimprese (da 2 a 9 addetti) del settore manifatturiero, il nuovo anno è iniziato con qualche segnale di incertezza. Nel primo trimestre 2006 la produzione industriale ha registrato un incremento pari a +0,4% su base annua, mostrando un rallentamento pari a -0,4% rispetto agli ultimi tre mesi del 2005.

“Soddisfazione e preoccupazione esprime Vendemiano Sartor, presidente della Confartigianato del Veneto: “La nostra soddisfazione è per il metodo, la preoccupazione è per il merito. Questa nuova “versione” dell’indagine congiunturale fotografa davvero la realtà complessiva dell’economia perché per la prima volta, accanto all’analisi delle tendenze in essere nella grande e media impresa si affiancano le dinamiche fatte registrare nell’impresa piccola e artigiana. E proprio da questa analisi articolata per dimensione emerge quello che, come Confartigianato, già sapevamo, cioè che c’è, certamente, una ripresa che dovrebbe essere duratura, ma anche che il rafforzamento delle grandi e medie imprese avviene mentre le aziende artigiane del manifatturiero sono fortemente penalizzate dalla globalizzazione, dalla delocalizzazioni, dalla concorrenza internazionale sleale. Cosa vuol dire tutto ciò? Che i comportamenti per sostenere questa ripresa in atto sia da parte delle istituzioni che del sistema bancario devono e possono, oggi, essere mirati, tenendo conto sia del dato complessivo sia delle necessità dei singoli elementi dell’insieme”.



Sotto il profilo dimensionale, quindi, il dato medio nasconde andamenti differenziati. Se infatti le imprese fino a 9 addetti soffrono (+0,4%), più netta è la crescita per le imprese di maggiori dimensioni (con 10 addetti e più). Secondo l’indagine condotta da Unioncamere Veneto su un campione di 1.200 piccole e medie imprese, il primo trimestre 2006 ha confermato la svolta positiva evidenziata negli ultimi mesi del 2005. La produzione industriale ha registrato un +4,5% su base annua e un +0,9 rispetto al trimestre precedente, dati che dimostrano come la dinamica positiva, pur risentendo del confronto con il punto di minimo registrato nello stesso trimestre del 2005, è frutto di una netta crescita anche rispetto agli ultimi tre mesi dell’anno. In particolare sono le medie imprese (50-249 addetti) a sostenere la crescita con un rialzo del 5,6%, seguite dalle imprese di piccola dimensione (10-49 addetti), che confermano un aumento del 3,7%, e dalle imprese più grandi (250 addetti e più) con un +3,3%.

Per quanto riguarda i settori, la produzione industriale è stata trainata dalle imprese che producono beni strumentali e beni intermedi, come succede nelle prime fasi di ripresa economica. L’industria delle macchine elettriche ed elettroniche ha messo a segno un +9,6% mentre quella delle macchine utensili e della gomma-plastica hanno registrato rispettivamente un rialzo del +4,6% e del 4,4%, cui si aggiunge il +3,3% nella produzione di metalli, tutti settori che rappresentano i pilastri tradizionali dell’export regionale. Bene anche il settore legno-arredo con un rialzo del +2,6% e anche il settore tessile-abbigliamento ha evidenziato qualche accenno di recupero, con un +1,4%, segno che le imprese sopravvissute alla intensa concorrenza dei Paesi emergenti sono state in grado di mantenere i loro spazi di mercato. Rimbalzo del settore carta-stampa-editoria, con un +11,7%, segno che le imprese hanno ripreso ad investire in pubblicità e marketing. Alla forte crescita del settore ha contribuito anche l’accelerazione delle aziende operanti nel packaging e quelle coinvolte nella stampa delle schede per la recente tornata elettorale.

Sotto il profilo territoriale il contributo maggiore alla crescita è arrivato da Treviso (+6,5%) e Belluno (+5%) mentre più contenuto è risultato l’apporto di Verona e Padova, dove la produzione industriale ha registrato per entrambe un +4,5%. Segno meno invece per Venezia e per Rovigo, che hanno evidenziato una flessione pari a -0,3% e a -0,9%.



Gli altri indicatori congiunturali



FATTURATO

Anche il fatturato ha confermato un trend di crescita. Rispetto al primo trimestre del 2005 l’incremento è stato pari a +5,8%. Come per la produzione, la ripresa è stata sostenuta dalle imprese che operano nei settori delle macchine elettriche ed elettroniche (+14,1%) e delle macchine utensili (+7,9%). Positivi ma più contenute le dinamiche del settore alimentare (+0,5%) e del tessile-abbigliamento-calzature (+1,5%).

Anche nel primo trimestre 2006 si conferma la ripresa delle piccole imprese (10-49 addetti), che hanno registrato un aumento del fatturato pari a +6%. Buono anche l’andamento delle medie imprese (50-249 addetti), che si sono mantenute sui livelli di crescita sostenuti (+7,8%) ma anche le grandi imprese (250 addetti e più) hanno contribuito alla crescita, mettendo a segno un +4,1%. Più contenute le dinamiche per le microimprese (fino a 9 addetti), dove il fatturato ha registrato un rialzo del +0,4%.



ORDINATIVI

Positivi anche i segnali registrati dagli ordini acquisiti nel trimestre. La domanda complessiva è cresciuta del 7,5% su base annua e del 3,2% rispetto al trimestre precedente. La crescita degli ordini è stata trainata dalle imprese delle macchine utensili (+17,1%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+13,7%) ma anche dal settore della carta-stampa-editoria (+14,5%). Più contenuta la domanda nei settori del tessile-abbigliamento-calzature e alimentare (entrambe +0,7%).

Sotto il profilo dimensionale, si conferma la dinamica positiva delle imprese di maggiori dimensioni (+8,7%), sostenuta più dalla domanda estera (+12,3%) che da quella interna (+6,6%), mentre ristagnano gli ordini acquisiti delle microimprese (+0,2%).



EXPORT

In rialzo le esportazioni dei prodotti manifatturieri veneti. Nel primo trimestre 2006 le imprese con 10 addetti e più hanno registrato un incremento del fatturato estero pari al 10,1% su base annua. Le variazioni sono risultate positive in tutti i settori, in particolare per l’industria delle macchine utensili (+19,5%) e della gomma-plastica (+13,5%), seguiti dalle imprese che producono macchine utensili (+11,1%). In crescita le imprese di maggiori dimensioni (250 addetti e più) con un +13,2% mentre le imprese più piccole (10-49 addetti) hanno confermato la ripresa iniziata a fine anno con un +9,9%.



OCCUPAZIONE

Prosegue nel primo trimestre 2006 la flessione dell’occupazione nell’industria manifatturiera. Nel complesso gli occupati in Veneto sono diminuiti dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2005, per effetto del calo registrato nelle imprese del tessile-abbigliamento-calzature (-0,8%) e del legno-arredo (-0,7%). In flessione l’occupazione anche nell’industria dei minerali non metalliferi (-0,6%) e nelle altre imprese manifatturiere, dove prevale il settore orafo (-0,8%). La contrazione dell’occupazione ha colpito le piccole imprese (-0,6%) ma soprattutto le grandi imprese (-3,3%) mentre nelle microimprese (fino a 9 addetti) la dinamica è rimasta stazionaria (-0,2%). Solo nelle medie imprese si è registrato un incremento della manodopera: su base annua il numero di occupati è risultato in rialzo dello 0,3%.

Stazionaria la presenza di manodopera extracomunitaria. Nel primo trimestre 2006 l’occupazione non UE è rimasta invariata su base annua ed è lievemente cresciuta rispetto al trimestre precedente, segno che gli effetti della “grande regolarizzazione” si stanno lentamente attenuando.



PREVISIONI

Aumenta la quota di imprenditori ottimisti per i prossimi sei mesi. Per quanto riguarda le piccole e medie imprese il saldo tra attese di incremento e previsioni di decremento della produzione industriale è risultato pari a +28% (era +14% nel trimestre precedente). Più contenuto l’ottimismo manifestato dalle microimprese, dove il saldo è risultato pari a +19%. Il clima di fiducia è alimentato dalle prospettive positive della domanda estera (+24% il saldo) e di quella interna (+25%), mentre sembra ridursi la preoccupazione per l’aumento dei prezzi (+17% il saldo). Permangono critiche le previsioni per l’occupazione, dove il saldo tra attese di incremento e previsioni di decremento risulta è rimasto negativo per le piccole e medie imprese, pari a -1% (era -5% nel trimestre precedente). Più ottimismo nelle microimprese, dove le previsioni per un aumento dell’occupazione hanno registrato un saldo positivo pari a +6%.

Ufficio Stampa Unioncamere del Veneto Ufficio Stampa Confartigianato del Veneto Ufficio Stampa Adnkronos Nord Est

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