Lettera aperta
Questo indegno personaggio, che ha esposto ai visitatori di una mostra una così orribile tortura, non merita né accesso né ospitalità in nessuna mostra artistica, perché questo orrore offende l’arte e milioni di cittadini che amano gli animali e li rispettano. Spero che le iniziative di questo personaggio vengano bloccate definitivamente, anche nel Paese che lo ospita, e mi auguro che né in Italia né in altri paesi europei egli venga mai autorizzato ad entrare.
Chi tortura in questo modo un povero cane randagio, domani può farlo con un bambino, con una donna, con un uomo.
Mettiamo perciò al bando, nella nostra coscienza e con una vera e propria rete internazionale dello sdegno civile, chi ha pensato e realizzato questo orrore.
Mi auguro che le autorità italiane, ove mai ve ne fosse richiesta, tengano ben sbarrate le porte a chi, come Guillermo Habacuc Vargas, ha dato una lezione terribile di come un essere umano possa essere assai peggiore del povero cane randagio fatto morire di fame e di sete davanti ad una scritta fatta di croccantini per animali.
FRANCO FRATTINI Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la Giustizia, la Libertà e la Sicurezza
Rosella Conticchio Schirò
Commissione europea
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