VeniceMarathon non lascia ma raddoppia
30/10/2007
Si è conclusa con l’ormai consueto dominio africano, il ventiduesimo atto della Maratona di Venezia. Nemmeno la ventiduesima edizione è riuscita ad essere quella “buona” per vedere giungere per primo sul traguardo, a distanza di dodici anni dall’ultima volta, un atleta azzurro. Nulla ha potuto il sesto classificato Danilo Goffi, proprio l’italiano che vinse per ultimo nel 1995, contro la maggior freschezza agonistica delle gazzelle keniane, capaci di occupare sei dei primi sette posti in classifica. Jonathan Kosgei e Lenah Cheruiyot hanno bissato il loro trionfo dello scorso anno, eguagliando così a quota due successi Salvatore Bettiol ed Emma Scaunich; inoltre la Cheruiyot (impostasi davanti alla sua connazionale Anne Kosgei, nessuna parentela con il collega Jonathan, e alla comasca Ivana Iozzia) ha fatto segnare il nuovo record della corsa in rosa abbattendo di 8 secondi il muro delle 2 ore e 28 minuti, e di quasi 6 minuti il suo crono del 2006.
Ma al di là dei contenuti agonistici, comunque apprezzabili tenuto conto della crisi, apparentemente irreversibile, in cui versa la maratona italiana, VeniceMarathon 2007 ha vinto per l’ennesima volta tutte le sue scommesse legate agli eventi collaterali, da ExpoSport a Open Sport fino alla Family Run. Manifestazioni legate l’una all’altra dal comune denominatore di un grande coinvolgimento popolare. I cittadini della provincia rispondono presente in un numero (basti pensare ai diecimila “maratoneti per un giorno” delle Family Run di Mestre e Dolo) tale da giustificare gli sforzi dell’organizzazione, che non a caso per il 2008 ha già annunciato importanti novità.
Una è ancora in fase di definizione e riguarda il supporto che la Maratona di Venezia vuole dare al rilancio dell’atletica su pista. La seconda, invece, è in pratica già realtà: VeniceMarathon avrà infatti una sorellina, una mini corsa di circa 13 chilometri che consentirà a tanta gente di provare a vivere l’emozione di arrivare di corsa in Riva Sette Martiri. In sostanza il 22 ottobre 2008 la corsa tradizionale partirà come sempre alle 9.15 da Stra, ma in contemporanea al Parco San Giuliano di Mestre muoverà i primi passi la “maratonina”. Chi di dovere ha già garantito che a livello logistico non ci saranno problemi nella zona del traguardo, anche perché dovrebbe essere sufficiente allungare l’area di accoglienza degli atleti in direzione isola di Sant’Elena.
«Tutto ciò – ha sottolineato il presidente del VeniceMarathon Club Enrico Jacomini – perché un simile evento possa rappresentare e abbracciare un numero sempre crescente di appassionati, veneziani, italiani e stranieri».
Ma al di là dei contenuti agonistici, comunque apprezzabili tenuto conto della crisi, apparentemente irreversibile, in cui versa la maratona italiana, VeniceMarathon 2007 ha vinto per l’ennesima volta tutte le sue scommesse legate agli eventi collaterali, da ExpoSport a Open Sport fino alla Family Run. Manifestazioni legate l’una all’altra dal comune denominatore di un grande coinvolgimento popolare. I cittadini della provincia rispondono presente in un numero (basti pensare ai diecimila “maratoneti per un giorno” delle Family Run di Mestre e Dolo) tale da giustificare gli sforzi dell’organizzazione, che non a caso per il 2008 ha già annunciato importanti novità.
Una è ancora in fase di definizione e riguarda il supporto che la Maratona di Venezia vuole dare al rilancio dell’atletica su pista. La seconda, invece, è in pratica già realtà: VeniceMarathon avrà infatti una sorellina, una mini corsa di circa 13 chilometri che consentirà a tanta gente di provare a vivere l’emozione di arrivare di corsa in Riva Sette Martiri. In sostanza il 22 ottobre 2008 la corsa tradizionale partirà come sempre alle 9.15 da Stra, ma in contemporanea al Parco San Giuliano di Mestre muoverà i primi passi la “maratonina”. Chi di dovere ha già garantito che a livello logistico non ci saranno problemi nella zona del traguardo, anche perché dovrebbe essere sufficiente allungare l’area di accoglienza degli atleti in direzione isola di Sant’Elena.
«Tutto ciò – ha sottolineato il presidente del VeniceMarathon Club Enrico Jacomini – perché un simile evento possa rappresentare e abbracciare un numero sempre crescente di appassionati, veneziani, italiani e stranieri».
