Marghera: firmato “Protocollo di condivisione"
30/10/2007
E’ stato firmato a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, il “Protocollo di condivisione delle linee strategiche per la riqualificazione e lo sviluppo di Porto Marghera”. In calce al documento, le firme dell’Assessore Renato Chisso per la Regione del Veneto (su delega del Presidente Galan, febbricitante), del Sindaco Massimo Cacciari per il Comune di Venezia, del Presidente Davide Zoggia per la Provincia di Venezia, di Giancarlo De Lazzari per Unindustria Venezia, di Ivan Palasgo per Apindustria Venezia, di Lino Gottardello per la Ust Cisl. La Cgil, con le motivazioni rese note ieri in una lettera del Segretario Sergio Chiloiro, ha sospeso la sua adesione e non era presente. La Uil, presente con il coordinatore provinciale Brunero Zacchei, non ha sottoscritto il Protocollo, ma ha formalizzato una dichiarazione a firma dello stesso Zacchei nella quale conferma che “il Protocollo è il risultato di un lavoro comune e di condivisione delle strategie per il futuro dell’area”, ma “ritiene opportuno sospendere la firma per la situazione di drammaticità di alcune aziende chimiche e meccaniche per le difficoltà nell’applicazione degli accordi già sottoscritti”. Al Protocollo sono state anche allegate la lettera a firma Sergio Chiloiro inviata ieri dalla Cgil e quella inviata venerdì scorso ai Ministri Bersani e Pecoraro Scanio e al Sottosegretario Enrico Letta e firmata dagli Assessori Renzo Marangon, Laura Fincato e Giuseppe Scaboro, da esponenti sindacali e imprenditoriali, nella quale si stigmatizzano i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni statali previste dall’Accordo sulla Chimica del Dicembre 2006. “Sulle posizioni di Cgil e Uil – ha detto Chisso – abbiamo riflettuto a lungo, ma abbiamo ritenuto che le preoccupazioni sindacali siano assolutamente le nostre, ovvero la necessità che l’Accordo sulla Chimica trovi piena e celere applicazione: è quindi nostra preoccupazione e volontà richiamare tutti al rispetto di quell’Accordo. A differenza di altri – ha aggiunto Chisso – abbiamo però deciso di firmare il protocollo di oggi perché costituisce un passaggio storico per il futuro di Porto Marghera e di tutta la città di Venezia, e perché di fatto esso stesso rafforza anche le rivendicazioni verso il Governo rispetto alle linee tracciate con l’Accordo sulla Chimica”. Successivamente, conversando con i giornalisti, Chisso ha polemizzato con il Governo: “è vero che ci sono molte cose che non vanno – ha detto – ma Regione, Comune e Provincia di Venezia non c’entrano: hanno fatto tutto il loro dovere nei tempi e nei modi necessari. Piuttosto il problema è a Roma ed ha un nome e cognome, quello del Ministro Pecoraro Scanio, che non fa altro che bloccare tutto, sempre e comunque!”. Nel merito, il Protocollo sottoscritto oggi indica numerosi obbiettivi da raggiungere e varie azioni da attuare per centrarli. Tra i primi, favorire e sostenere l’attuazione degli impegni contenuti nell’Accordo del 14 dicembre 2006; operare per una valorizzazione delle aree libere o che si rendano tali; garantire una politica di sviluppo sostenibile; pervenire ad una razionalizzazione/trasformazione delle produzioni energetiche; favorire l’incremento occupazionale; organizzare le fonti finanziarie e gli impegni per gli investimenti; definire procedure e tempi certi per il rilascio delle autorizzazioni; costituire nuovi strumenti per garantire lo sviluppo dell’area; ritenere strategica l’area metropolitana nella creazione di un sistema fieristico regionale. Le azioni da realizzare sono indicate in uno specifico programma operativo, che prevede progetti nei settori dell’alluminio, della cantieristica, della nautica e diporto, dei sistemi aeronavali, della portualità, della logistica, dell’idrogeno, dell’energia, della conoscenza, della riqualificazione ambientale, del monitoraggio ambientale e gestione delle emergenze.
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