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Un requiem ed una prece per il Novello a Vicenza

31/10/2007
“Nel settore agroalimentare, Verona vanta un’ampia gamma di prodotti con firme riconosciute, Treviso ha marchi prestigiosi. Schiacciata in questa morsa Vicenza che fa? Rinuncia al Salone del Vino Novello, lasciandolo alla più attenta Fiera scaligera”: è quantomai determinata la polemica di Confagricoltura Vicenza alla vigilia dell’inaugurazione di quella che sarà l’ultima edizione, nel capoluogo berico, di una mostra, che richiama l’attenzione nazionale, ma non solo, sulla produzioni vitivinicole locali. “E’ amaro constatare che nessuno nel Consiglio di Amministrazione della Fiera, neanche chi avrebbe dovuto farlo quantomeno per il ruolo rappresentato – prosegue Confagricoltura Vicenza – si è impegnato a salvaguardare la visibilità delle produzioni agroalimentari beriche.

Non sono sufficienti le giustificazioni addotte, nè tantomeno i patetici festeggiamenti per impacchettare la partenza del Salone del Vino Novello, una manifestazione nata e cresciuta a Vicenza.

La notizia dal trasloco, inoltre, è stata a lungo tenuta nascosta o gestita marginalmente dal management fieristico, impedendo così il confronto con il mondo produttivo agricolo; le aziende vicentine, produttrici di vino novello, hanno dovuto rivolgersi alla stampa specializzata per avere conferma di quanto già deciso da altri!”

Ora, che la scelta di svendere un evento così importante è stata fatta, trasferendo altrove l’etichetta di “capitale del vino novello”, Confagricoltura Vicenza, chiede provocatoriamente: quali risorse, la Fiera di Vicenza metterà a disposizione del comparto per recuperare la visibilità perduta?

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