The Bourne Ultimatum – il ritorno dello sciacallo
Lo sfondo delle azioni spazia tra Oriente e Occidente: Mosca, Londra, Spagna, Torino, Tangeri fanno da teatro a inseguimenti, corse e sparatorie. Il cast è riconfermato: al timone della regia c'è ancora Paul Greengrass e l'attore protagonista è l'oramai assodato Matt Damon.
La perfezione e l'abilità di Jason, grazie anche alla capacità espressiva di Damon, non rimangono sempre inalterate, ma si confondono con lati e debolezze umane, che a tratti emergono per coinvolgere ed al tempo stesso disorientare lo spettatore. Il confine _ è labile: non appena lo spettatore sente il protagonista vicino, si susseguono vicende che confermano, ma soprattutto enfatizzano, l'imbattibilità di Jason, rendendolo un uomo unico.
Grazie al montaggio di un eccellente Cristopher Rouse, la suspense fa da padrona in una pellicola, in cui non c'è spazio per la noia. Immagini veloci, repentine e mai banali che, fra finzione e realtà, fanno tenere gli occhi fissi sullo schermo, facendo salire l'adrenalina.
Una visione consigliata quindi e che, teoricamente, conclude la trilogia cinematografica di Bourne ma che, praticamente, apre la speranza ad un ulteriore seguito per l'infallibile agente.
Micol Stelluto